In
meno di otto mesi, mediante l'installazione di gruppi elettrogeni
sincronizzati al Sistema Elettroenergetico Nazionale, Cuba ha
incrementato di più di 1000 megaWatts la sua capacità di generazione
elettrica, che rappresenta quasi il 50% di ciò che ha bisogno il paese
nell'orario di massima domanda, ha evidenziato il ministro
dell'Industria Basilare, Yadira García, nella sessione del Parlamento,
presieduta dal Comandante in Capo Fidel Castro.
Come annunciato dalla dirigente, il montaggio delle menzionate
apparecchiature, che funzionano a diesel, proseguirà fino ad ottobre.
Per quel mese l'apporto di detti mezzi sarà asceso a 1432 megaWatts.
Tra i risultati dell'attuale rivoluzione energetica sviluppata da
Cuba, Yadira García ha anche sottolineato la distribuzione fino ad
oggi di più di 10 milioni di mezzi elettrici per la cottura di
alimenti nelle case.
Il 70% delle famiglie nel paese dispone già di questi
elettrodomestici, i quali permettono di abbandonare l'uso di
combustibili tradizionali acquistati ad elevati prezzi e la cui
disponibilità impediva di soddisfare la domanda della popolazione.
Un complemento indispensabile di questi programmi, ha ricordato il
Ministro, è stata la riabilitazione delle reti elettriche, le quali
presentano un alto grado di deterioramento, perché durante vari anni
le condizioni economiche del paese impossibilitavano realizzare il
mantenimento sistematico e la modernizzazione richiesta. Per eseguire
questa riabilitazione saranno usati 262 milioni di dollari fino al
2008.
Tra i miglioramenti, la dirigente ha aggiunto, inoltre,
l'installazione di breakers in più di 1200000 abitazioni per
sostituire quelli obsoleti, l'ampliamento della capacità produttiva
nelle fabbriche di trasformatori di distribuzione, pali di cemento,
cavi di rame e di alluminio.
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