Silvio Rodríguez, emblematico
rappresentante della Nuova Trova, compositore che con le sue
canzoni riesce a introiettare in chi le ascolta sogni, amore e
ribellione, ha ricevuto mercoledì la Riproduzione dello yacht
Granma dalle mani del Generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz,
come omaggio dei cubani e delle loro Forze Armate Rivoluzionarie
(FAR) al cantautore, “soldato delle idee”, che ha appena
compiuto i 60 anni d’età.
Il Generale dell’Esercito e Secondo Segretario del
Partito Raúl Castro Ruz
ha consegnato a Silvio Rodríguez, a
nome delle FAR e del popolo cubano, la riproduzione dello
yacht Granma in occasione del 60º anniversario del
cantautore (foto Raúl Abreu) |
La consegna del riconoscimento
è avvenuta nel Memoriale José Martí di Piazza della Rivoluzione,
dove sono esposte immagini fotografiche che cercano di
descrivere gli aneliti e le realizzazioni di questo popolo
guidato da Fidel. Silvio ha detto che collocherà il premio nel
suo ufficio, perchè “non appartiene solo a me”.
Il Secondo Segretario del
Comitato Centrale del Partito e Ministro delle FAR ha ricordato
che l’omaggiato aveva appena 10 anni quando il Granma arrivò a
Cuba per continuare la lotta indipendentista e ha commentato che
se Silvio allora fosse stato più grande si sarebbe incorporato
nell’Esercito Ribelle nella Sierra Maestra.
L’opinione di Raúl ha ispirato
il trovatore, che ha rivolto il suo intervento a un gruppo
speciale del pubblico: i bambini vincitori di quest’edizione del
concorso Amici delle FAR, che si trovavano lì assieme ai membri
del Burò Politico Abel Prieto, ministro della Cultura e Pedro
Sáez, primo segretario del Partito nella capitale; al generale
di corpo d’armata dell’esercito Álvaro López Miera, viceministro
in capo dello Stato Maggiore Generale delle FAR; José Ramón
Fernández, vicepresidente del Consiglio dei Ministri; altri capi
e ufficiali d’alto rango delle Forze Armate Rivoluzionarie e
Miriam Yanet Martín, presidentessa dell’Organizzazione dei
Pionieri José Martí.
Pionieri, io ero come voi
quando sbarcarono gli spedizionari del Granma; Raúl mi ha appena
detto che se allora avessi avuto qualche anno di più mi sarei
incorporato nella lotta sulla Sierra. Questo avrei voluto, ma
non so se avrei avuto il valore per farlo, ha raccontato Silvio
agli scolari. Lì, ha proseguito, c’erano uomini e donne di gran
tempra, che in grande misura sono stati gli ispiratori delle mie
canzoni, perchè sono stati coloro che hanno costruito questo
paese, che non è perfetto, ma è molto nobile e con buoni
propositi per i suoi figli.
Il generale di divisione José
Carrillo Gómez, capo della Direzione Politica delle FAR, ha
motivato il motivo del riconoscimento con l’opera rivoluzionaria
e artistica svolta dal premiato, che è andata al di là delle
contingenze “con una straordinaria dimensione sociale e
politica”. Ha ricordato che, all’inizio degli anni Sessanta, il
giovane sciolse le briglie alla sua vocazione creatrice mentre
stava prestando il Servizio Militare Attivo nelle FAR e, come
altri della sua generazione, visse il fervore rivoluzionario
dell’epoca trovando un suo spazio per la resistenza, le
ribellioni, le sfide e il patriottismo.
Ha anche ricordato la
partecipazione di Silvio alla Campagna d’Alfabetizzazione,
mentre disegnava strisce comiche e suonava la sua chitarra,
compagna inseparabile alla quale più tardi unì un fucile, quando
fece parte delle carovane artistiche in Angola.
L’autore di Ojalá, La era está
pariendo un corazón, Cita con ángeles..., creatore di più di 300
canzoni incise e di altre tuttora inedite, non si immaginava che
avrebbe ricevuto un riconoscimento così prezioso come la
Riproduzione dello yacht Granma. Abel, racconta Silvio, mi ha
detto che avevamo un incontro con Raúl. Mi aspettavo solo i suoi
auguri per il mio compleanno, un poco di conversazione e
battute, visto il buon carattere del Ministro delle FAR.
Confessa che per questo motivo
è rimasto senza molte parole da esprimere nell’atto. “Mi sono
uscite solo alcune cose; però molto sentite e sincere”, dedicate
ai bambini; “dev’essere perchè quando sbarcarono gli
spedizionieri del Granma io ero come loro e anche perchè li vedo
come uguali a me”; con un futuro “in cui li immagino che lottano
contro le difficoltà, essendo ribelli, cercando di rendere
sempre migliore la società, molto migliore di come noi siamo
stati capaci di lasciarla”.