30 settembre 2006 -  Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da ALCENERO

 

 

GUANTANAMO

Perché difendo un "detenuto" di Guantanamo Avv.H.Candace Gorman  Huffington Post
 

 

 

Non sono pagata. Di fatto, sto pagando per fare questo. Di fatto, sto pagando un sacco di soldi per fare ciò, perché nella professione di avvocato il tempo è denaro, e sto spendendo anche un'incredibile quantità di tempo su questa questione.

Perché lo faccio? Immaginate che qualcuno lanci sopra la vostra città un migliaio di volantini che affermano “se consegnerete individui che sono ‘assassini e terroristi’ vi pagheremo abbastanza denaro da mantenere voi i vostri parenti stretti e tutta la vostra famiglia estesa per il resto della vostra vita.” Immaginate che tutto ciò che dobbiate fare per prendervi cura dei vostri parenti stretti e della vostra famiglia estesa sia consegnare “assassini e terroristi.”

Quando abbiamo iniziato a lanciare bombe sull'Afghanistan nel 2001, abbiamo anche iniziato a lanciare qualcos'altro. Volantini. E non solo in Afghanistan, ma in Pakistan e in altri paesi. Migliaia e migliaia di volantini che offrivano ad alcune tra le più povere e disperate persone al mondo ciò che sarebbe difficile persino per l'americano medio: sicurezza finanziaria per le loro famiglie per il resto della vita.

Come prima cosa dovete decidere chi sono questi assassini e terroristi. E’ un qualche creditore, un cattivo vicino, o forse qualcuno dell'isolato accanto che nemmeno conoscete? vi importa qualcosa quando la taglia è abbastanza denaro da potervi prendere cura della vostra famiglia per il resto della vostra vita? La realtà è che a molte persone non importerebbe, è come si è dimostrato, non importa a molte persone in paesi devastati dalla guerra .
 

 


 

Uno dei volantini lanciati sull'Afghanistan. Scritte: "Ottenete potere e ricchezza oltre ogni vostro sogno. Aiutate le forze anti-Talebane ad eliminare dall'Afghanistan assassini e terroristi"; "Potete ricevere milioni di dollari aiutando la Forza Anti-Talebana a catturare gli assassini di Al Qaida e Talebani. E' abbastanza denaro da potervi prendere cura della vostra famiglia, del vostro villaggio, della vostra tribù per il resto della vita. Potrete pagare beni, dottori, libri scolastici e abitazioni per tutta la vostra gente"
 


Così ora io rappresento uno tra le centinaia di uomini prigionieri a Guantanamo perché sono stati consegnati in cambio di una taglia. Non faccio parte di un grande studio legale (vi sono molti grandi studi legali, che dobbiamo davvero apprezzare molto, che si sono fatti carico di questi casi). Sono un avvocato con quasi 25 anni di esperienza, ma a lavorare con me vi è solo un giovane socio e un assistente legale. Eppure vi sto spendendo il mio denaro perché, per me, questo caso è davvero molto importante. Il mio governo, il nostro governo, ha voltato le spalle alla legge (per non dire al resto del mondo) è ora tocca a noialtri aggiustare le cose.

Lasciatemi dire qualcosa sul mio cliente. Mr. Al-Ghizzawi era un civile in Afghanistan. Era un negoziante che vendeva miele e pane. Ha una moglie e una bambina piccola. Sua figlia aveva quasi sei mesi l'ultima volta che l’ha vista; ciò accadeva cinque anni fa. Mr. Al-Ghizzawi era originario della Libia, ma ha vissuto in Afghanistan da poco tempo dopo che se ne andarono i russi. Sua moglie è afgana.

Quando sono iniziate a cadere le bombe americane sulla città di Mr. Al-Ghizzawi egli fece ciò che avrebbero fatto molte persone, è scappato. Egli, per sfuggire alle bombe, portò sua moglie e la sua bambina alla casa dei genitori di sua moglie all’interno del paese. Sfortunatamente, Mr. Al-Ghizzawi non era ben conosciuto nell'area in cui vivevano i suoi suoceri e, essendo arabo, fu catturato dai cacciatori di taglie. I cacciatori di taglie consegnarono Mr. Al-Ghizzawi all' Alleanza del Nord, che a loro volta lo girarono agli Stati Uniti e così fu mandato a Guantánamo. Ciò accadeva quasi cinque anni fa. Mr. Al-Ghizzawi non è mai stato accusato di nulla mentre si trovava Guantánamo e non gli è mai stato detto cosa abbia fatto per essere accusato. Non gli è mai stata data la possibilità di dimostrare la sua innocenza.

Queste cose da sole sono abbastanza patetiche, ma c'è dell'altro. Mr. Al-Ghizzawi è malato. Infatti egli sta probabilmente morendo di cancro al fegato. Ma, vedete, il nostro governo non fa errori, così non riconoscerà che Mr. Al-Ghizzawi (come centinaia di altri a Guantánamo) è stato preso per errore, trattenuto per errore e non ha ricevuto cure mediche appropriate.

Mi è stato permesso di fare visita al mio cliente per la prima volta in luglio dopo averlo rappresentato per quasi un anno. Quando lo incontrai fu subito evidente che Mr. Al-Ghizzawi era malato. Era itterico ed emaciato, provava chiaramente dolore mentre mi parlava e soffriva di altri sintomi di cui discutemmo. Quando ritornai al mio ufficio ho iniziato a chiamare dei medici perchè mi aiutassero a determinare cosa avesse Mr. Al-Ghizzawi. Mi fu alla fine consigliato il rinomato Dr. Donald Jensen della University of Chicago. Naturalmente senza vedere cartelle cliniche e senza poter far fare le giuste analisi una diagnosi è difficile, ma il Dr. Jensen teme che Mr. Al-Ghizzawi soffra di cancro al fegato. Il cancro al fegato può essere curato con successo se preso sufficientemente presto, ma il nostro governo non si è preoccupato di scoprire di cosa soffra Mr. Al-Ghizzawi né tantomeno di curarlo.

 


L'allucinante scritta all'ingresso della prigione di Guantanamo: "Honour bound to defend freedom" (il cui senso è più o meno "vincolati dall'onore a difendere la libertà")
 


Ho anche trovato un meraviglioso dottore in una moderna clinica medica a Berna in Svizzera che si è dichiarato disponibile a curare Mr. Al-Ghizzawi se si riuscisse a trovare il modo di portarlo lì. Eppure il Dr. Juerg Reichen non ritiene di avere molte speranze di vedere vivo il mio cliente perché egli necessita di essere curato immediatamente, non quando il governo finalmente troverà il modo di rispondere alle numerose richieste di cure mediche fatte da Mr. Al-Ghizzawi.

Allora perché rappresento un detenuto di Guantánamo? perché è la cosa giusta da fare. Non mi importa quale sia il prezzo personale. Perché il nostro paese ha la storia di un paese fondato sul rispetto della legge e sebbene il nostro attuale governo abbia voltato le spalle alla sua nobile storia, io mi rifiuto di fare lo stesso.
 


H. Candace Gordman
Fonte: http://www.huffingtonpost.com/
Link 20.09.2006