GUANTANAMO
Due prigionieri in sciopero della fame agonizzano
Abu Bakah al-Shamrani pesa solamente 32 chili
SARAH BAXER - da Rebelión – 30 gennaio 2006
Anche se i militari degli USA li alimentano a forza, alcuni prigionieri di Guantánamo in sciopero della fame stanno probabilmente agonizzando, hanno dichiarato alcuni rappresentanti legali dei detenuti.
Lo stato di due yemeniti molto dimagriti che non vogliono accettare alimenti solidi dal mese di agosto scorso è molto preoccupante.
Si teme anche per la vita di un prigioniero saudita ricoverato in ospedale. La moglie di questo detenuto in sciopero della fame, Shaker Aamer, ha residenza britannica e la settimana scorsa ha visitato la Camera dei Comuni per chiedere l’intervento dei membri del Parlamento. La moglie di Aamer, di 31 anni, vive a Londra con i quattro figli e che ha chiesto di non rivelare il suo nome.
“È giunto il momento di fare qualcosa, ha detto, mio marito non durerà molto così!”
Aamer è in sciopero della fame dal 2 novembre e ha perso peso, ma è forte, più di altri prigionieri che partecipano alla protesta perchè sono reclusi senza processo e senza accuse.
Un comunicato di Reprieve, il gruppo che difende i i diritti dei prigionieri, dice che gli yemeniti identificati come Abu Bakah al-Shamrani e Abu Anas sono estremamente deboli. Al -Shamrani pesa 32 chili.
Reprieve afferma che Camp Echo, formato da cellule d’isolamento, è divenuto un’istituzione dove si alimenta a forza, lontano dagli altri prigionieri e dove i passaggi sono stati cementati per poter portare i prigionieri con le sedie a rotelle.
I militari hanno detto la scorsa settimana che il numero dei prigionieri in sciopero della fame era diminuito a 22 dopo un totale massimo a Natale e che 17 ricevevano alimenti attraverso “un tubo”.
Il tenente colonnello Jeremy Martin, portavoce delle forze congiunte delle operazioni di Guantánamo, la base militare che gli USA occupano contro la volontà della popolazione, che non ha voluto dire il numero dei detenuti ospedalizzati, ha detto che gli scioperanti sono denutriti, ma clinicamente stabili.
Ha negato che le vite dei detenuti siano in pericolo imminente, ma l’ufficio degli avvocati di Paul Weiss, che rappresenta tre reclusi sauditi ha ricevuto una relazione medica molto allarmante sulla stato di uno dei tre, che si trova nell’ospedale dell’accampamento.
In dicembre gli avvocati di Paul Weiss sono andati a Guantánamo, ma è stato impedito loro di entrare nell’ospedale con la scusa che i loro clienti “non li volevano vedere!”
“Ci preoccupa il pensiero che la loro vita sia in pericolo”, ha detto Jana Ramsey, una delle avvocatesse. “Normalmente sono sempre stati molto contenti di vederci!”
I prigionieri alimentati a forza hanno una sonda permanente nel naso che scende sino allo stomaco, unita a un altro tubo per l’alimentazione.
I militari sostengono che se i prigionieri non si strappano il tubo è perchè acconsentono ad essere alimentati così, anche se “il tubo” e stato introdotto a forza.
L’avvocato Clive Stafford Smith, direttore giuridico di Reprieve, ha visitato il suo cliente Aamer questo mese. Il detenuto si è tolto il tubo dal naso con evidente dolore per farsi esaminare.
Stafford Smith ha detto che misurava 110 centimetri ed era macchiato di sangue dello stomaco di Aamer che ha sostenuto che continuerà lo sciopero della fame sino a quando gli faranno un processo giusto e verrà liberato.
“Il governo britannico non mi aiuta... a che serve che mia moglie sia inglese?” ha chiesto.
“Il governo britannico e lo statunitense sono responsabili della mia morte!” ha detto a Stafford Smith che ha dichiarato a sua volta che lo spettro inevitabile dei detenuti musulmani morti nel Campo di Guantánamo causerà un’indignazione molto più grave di quella per le profanazioni del Corano.