Londra, 8 maggio. (PL) |
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GUANTANAMO Londra esigerà la chiusura del carcere nella base illegale |
Il Procuratore Generale britannico, Lord Peter Goldsmith, chiederà ufficialmente la chiusura del carcere situato nell’illegale base navale statunitense della baia di Guantánamo, ha rivelato domenica The Observer, citato da un dispaccio di PL.
Goldsmith, principale consulente legale del Governo laburista del primo ministro Tony Blair, darà l’annuncio durante un intervento previsto questa settimana nell’Istituto Royal United Service.
La dichiarazione del Procuratore Generale sarebbe la prima pubblica e ufficiale del gabinetto di Blair, nonostante che diversi dei suoi ministri si siano già pronunciati in privato a favore della chiusura di questo centro, dove Washington mantiene recluse più di 500 persone.
Goldsmith, secondo The Observer, affermerà che secondo i britannici i tribunali militari proposti dalla Casa Bianca proposti dalla Casa Bianca per i reclusi nella suddetta base sono lungi dall’offrire le garanzie di un processo giusto.
Secondo il responsabile della giustizia del Regno Unito quest’istituzione sostitutiva dei processi civili non corrisponde assolutamente agli standards internazionali.
Washington definisce i prigionieri dell’illegale installazione bellica come "combattenti nemici", evitando così di classificarli come prigionieri e di dover rispettare l’applicazione delle convenzioni dell’ONU per questi casi.
A differenza del capo del Governo britannico, che si è limitato a giudicare un’anomalia l’improvvisato carcere, dove i rei vengono torturati sia fisicamente che mentalmente, altri membri del suo gabinetto hanno opinato che questa prigione debba venire chiusa.
Il titolare del Regno Unito per l’Irlanda del Nord, Peter Hein, ha dichiarato nel febbraio scorso che secondo lui è necessario chiudere il centro di detenzione della base nordamericana.
Un rapporto del gruppo di specialisti della Commissione dei Diritti Umani ha denunciato recentemente le torture e gli abusi commessi dalle forze nordamericane nella detta installazione e ne ha chiesto la chiusura immediata.
L’ex lord giudice John Steyn, che adesso presiede il gruppo di difesa dei diritti civili Justice, ha affermato che fino a quando Londra accetterà il detto carcere, è difficile che il mondo possa capire "il nostro modo di concepire la supremazia della legge nel globo".
I membri del Tribunale Supremo britannico hanno ascoltato le denunce di tre avvocati di detenuti della base nordamericana ed hanno considerato che esistano argomenti solidi per presentare una richiesta di chiusura.
I magistrati tuttavia, in una cauta dichiarazione,
hanno opinato che anche se gli argomenti della difesa sulle torture e gli altri
abusi sono forti, gli organi giudiziari non devono prendere alcuna decisione che
possa pregiudicare la politica estera.