GUANTANAMO

 

 

« Il castello degli orrori»
 

 

16.02.06 di red

 

 

Tutti sgomenti davanti alle atroci immagini dei detenuti di Guantanamo. Ma non mancano le parole per replicare e soprattutto per capire perché certe atrocità possano ancora esistere e possano continuare a riempire pagine di cronaca.

 

«Questa volta le parole sono pietre. Le conclusioni del rapporto della commissione Onu sulle torture degli Usa sui prigionieri a Guantanamo sono un atto di accusa implacabile. E la conseguente richiesta di mettere fine a questo orrore è una importante manifestazione di civiltà. Quel che ambisce di chiamarsi occidente deve dimostrare di essere in grado di intendere e ancor più di volere. Il governo italiano chieda immediatamente e pubblicamente al governo degli Usa di sciogliere la richiesta della commissione Onu e di chiudere Guantanamo».

 

Questa la reazione del segretario di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti, commentando le conclusioni del rapporto Onu sulle condizioni dei prigionieri del campo Usa di Guantanamo a Cuba. Ma dopo le atroci denunce fatte dalle nazioni unite le polemiche non sono tardate ad arrivare anche da altri esponenti politici.

 

Alle dichiarazioni di Bertinotti fanno eco quelle del deputato dei verdi Mauro Bulgarelli «Il rapporto dell'Onu sul carcere degli orrori di Guantanamo è un atto di accusa per tutti quei paesi che hanno assecondato gli Usa nella sciagurata guerra contro l'Iraq e penso che ciò non possa non pesare sui governi di quei paesi, come il nostro, che perseverano nell'assecondare l'amministrazione Bush nelle sue politiche belliche. A Guantanamo, come ad Abu Ghraib, emerge l'orrore profondo di una guerra che gli Usa vogliono nascondere con la propaganda sull'esportazione della democrazia. Non è più possibile fare finta di niente. L'Italia ha il dovere di esercitare ogni possibile passo verso gli Usa, dei quali si reputa alleata, per cancellare queste atrocità che gettano fango sull'immagine dell'occidente».

 

Chi definisce Guantanamo un vero e proprio castello degli orrori, come il capogruppo del Pdci alla Camera, Pino Sgobio e chi continua a battersi per la difesa dei diritti umani. È il caso di Vincenzo Siniscalchi (Ds), presidente della Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio che, oltre ad essere tra i firmatari della proposta per contribuire a far luce sul massacro dei civili a Nassirya, ha presentato anche una mozione contro le torture di Guantanamo e di Abu Ghraib « per denunziare la sovraesposizione dei militari italiani spediti in Iraq in violazione dell'articolo 11 della nostra Costituzione, per un guerra unilaterale decisa dall'amministrazione Bush al di fuori delle regole di diritto internazionale, contro ogni eccesso di repressione nel rispetto convinto per i militari, per le forze di polizia che spesso vengono mandate allo sbando ed esposte alla violenza altrui».