Cuba difende la vigenza e l’inviolabilità della Carta
della ONU
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3/10/06 RHC |
Cuba ha difeso presso l’Assemblea Generale dell'ONU la
vigenza e l’inviolabilità della Carta delle Nazioni Unite “Fondamenta di questa organizzazione e del precario ordine internazionale che sopravvive attualmente”.
In un discorso durante il dibattito della Memoria del Segretario Generale sul Lavoro dell’Organizzazione, l’ambasciatore permanente di Cuba presso la ONU, Rodrigo Malmierca, ha toccato numerosi aspetti vincolati al processo di riforma della ONU.
La sfida da affrontare è la riforma delle Nazioni Unite per far sì che servano con uguaglianza gli interessi di tutte le nazioni, ha detto.
Non si può permettere che la riforma naufraghi senza gloria e senza pena, in un processo burocratico d’adattamento di quel che resta della ONU ai capricci di pochi paesi ricchi e potenti.
Rodrigo Malmierca ha detto che: “L’organismo si deve democratizzare con urgenza, rafforzando l’Assemblea Generale, “unico organo della ONU dove non c’è spazio per le egemonie, dove tutti votiamo e abbiamo voce e non esiste l’obsoleto e ingiusto diritto di veto. È necessario anche riscattare il Consiglio di Sicurezza dalla mancanza di fiducia e dai dubbi che oggi giustamente lo circondano e trasformarlo in un organo veramente rappresentativo, senza veti e altre pratiche non democratiche”.
Il rappresentante cubano ha detto che il Consiglio dev’essere un organo trasparente e che devono terminare i conciliaboli e le decisioni prese di nascosto tra pochi e imposte poi a tutti gli altri.
“Disgraziatamente la riforma del Consiglio di Sicurezza è molto lontana, come agli inizi” ha aggiunto.
Malmierca ha detto che l’ordine internazionale attuale è ingiusto e senza equità e non si può permetterne un altro, primitivo e basato su una re-interpretazione unilaterale della Carta e del Diritto Internazionale.
“È molto importante che la ONU divenga più forte nel suo lavoro di prevenzione dei conflitti”.
Rodrigo Malmierca ha affermato che la storia ha dimostrato che non si può pretendere d’avanzare in una strategia effettiva di prevenzione dei conflitti se non si adottano misure per combattere la povertà, il sottosviluppo e la disuguaglianza.
Non si può mascherare la realtà con imbrogli aritmetici. Gli acuti problemi economici e sociali del mondo e soprattutto dei paesi in via di sviluppo aumentano la spirale in modo allarmante e i conflitti continueranno se non si rettificheranno le condizioni di sottosviluppo e di miseria in cui vive la quarta parte dell’umanità e se non si toglieranno dalla miseria più assoluta più di mille milioni di persone.
Se non si bloccano gli effetti negativi dell’imposizione un modello neoliberista in un mondo globalizzato e si continua ad ampliare la breccia tra i paesi poveri e quelli ricchi, inevitabilmente saremo testimoni di una crescita della crisi.
Malmierca ha denunciato che per ogni dollaro di aiuto ufficiale per lo sviluppo si sottraggono sei dollari in servizi per un debito che è stato pagato già molte volte e che si moltiplica in continuazione.
Oggi si destina il 70% del bilancio annuale di 10 mila milioni di dollari della ONU a operazioni di mantenimento della pace che non pongono un margine all’analisi e non offrono soluzioni alle cause profonde dei conflitti.
Nei prossimi mesi si tratterà un nuovo insieme di riforme e Cuba parteciperà attivamente, ha aggiunto Malmierca, ma non conteranno sul nostro appoggio quelle proposte che saranno contrarie ai mandati dell’Assemblea Generale o di altri organi.
Cuba si guida con quanto accordato nel documento finale del XIV Vertice MNOAL, che si è svolto poche settimane fa all’Avana, per ciò che riguarda la revisione dei mandati.
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