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Il ministro delle Relazioni Estere, Felipe Pérez Roque, ha
affermato che il Movimento dei Paesi Non Allineati può essere una forza
decisiva, in difesa dei diritti e della causa del Terzo Mondo, nell'arena
mondiale.
Il Cancelliere cubano ha predetto un gran futuro e molto lavoro per il NOAL il
cui XIV Vertice comincia, da oggi, per parte degli alti funzionari dei più di
100 paesi che fanno parte di questo foro di concertazione.
Col Comandante della Rivoluzione, Ramiro Valdés, il titolare degli Esteri ha
inaugurato, questa domenica, il Centro Stampa del Vertice che ha la sua sede nel
fiammante edificio Beijing, del Centro Affari Miramar, nella capitale.
Ambedue ebbero l'onore dell'emissione di un francobollo postale allegorico sul
magno evento che già circola in tutte le poste del paese e presto per il mondo.
Era presente anche Rolando Alfonso Borges, capo del Dipartimento Ideologico del
Comitato Centrale del Partito.
CUBA DIFENDERÀ I PRINCIPI DEL NOAL
Davanti ad un nutrito gruppo di giornalisti, il Ministro degli Esteri ha
espresso che Cuba apprezza essere stato scelto come sede dell'incontro, che
conferma il prestigio e il riconoscimento internazionale della Rivoluzione
cubana.
La presidenza di Cuba, durante i tre prossimi anni, si caratterizzerà per la
promozione attiva dei principi che diedero vita al Non Allineamento, oggi più
vigenti e necessari che mai.
La difesa del diritto internazionale, dei popoli alla loro sovranità,
dell'autodeterminazione ed indipendenza, ad un commercio equo e della pace
saranno priorità nell'adempimento dei compiti del Movimento che deve avere un
ruolo più da protagonista negli organismi internazionali.
Rispondendo alla stampa, il Cancelliere ha detto che l'appuntamento di L'Avana
non è diretto contro nessun paese in particolare, benché qui si alzerà la voce
del Terzo Mondo contro le guerre preventive e le minacce a qualunque angolo
oscuro del pianeta.
ALTA RAPPRESENTATIVITÀ
Circa mezzo centinaio di capi di Stato o di Governo parteciperanno al vertice
NOAL, per la quale hanno confermato la loro presenza, a ieri, 115 dei 116 paesi
membri.
Lo faranno anche una decina di vicepresidenti, vice primi ministri e varie
decine di ministri degli esteri. Anche undici paesi, del totale dei 15 accettati
come osservatori, così come 34 delegazioni invitate (incluse nazioni dell'Unione
Europea ed altri paesi sviluppati) si uniranno alla riunione.
I segretari generali delle Nazioni Unite e della Lega Araba, il presidente
dell'Unione Africana, quello del Gruppo dei 77, che rappresenta 130 paesi del
Terzo Mondo, saranno ricevuti nella capitale.
Felipe ha indicato che la maggioranza dei leader caraibici saranno presenti al
Vertice con i Presidenti di Algeria, Laos, Venezuela, Bolivia, Iran, Sudafrica,
Pakistan, Indonesia e i primi ministri della Malesia e India, l'Emiro del Qatar
e molti altri dignitari.
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