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Quando Raúl dichiarò chiusa il XIV Vertice alzò la mano del cancelliere
Felipe Pérez Roque e dopo abbracciò Abelardo Bruno, vice ministro del MINREX. La
Conferenza fu tutta un successo.
La presenza di 57 Capi di Stato e di Governo, un gruppo importante di
vicepresidenti, vice primi ministri, 90 cancellieri e molti altri alti
funzionari dei 118 paesi membri ed altri invitati confermavano la
rappresentatività e l'alto livello raggiunto dal foro a L'Avana.
Ma questi dati, da soli, non assicuravano la vittoria, ma questa la si ottenne
solo con il consenso, inedito, raggiunto in questa riunione che, come disse Raúl,
fu frutto della maturità e risposta necessaria ai tempi difficili che vive il
pianeta, in particolare la maggioranza del Sud del mondo.
Frutto anche di un lavoro preventivo, di recupero, dalla presidenza del
Sudafrica, prima, della Malesia, successivamente, e dal lavoro intrapreso
dall'Ufficio di Coordinazione di New York. Fu un risultato congiunto, nel quale
la diplomazia cubana ed il prestigio della Rivoluzione diede il suo apporto,
riconosciuto nell'elezione di Fidel come Presidente del Movimento.
Coesione è un principio che riscosse vitalità in questa occasione. Nella sua
conferenza stampa, il giorno di chiusura, Felipe affermava che non ci fu tema,
per delicato o controverso, che non fosse discusso senza consenso.
Praticamente non ci furono segreti. Il Vertice si trasmise per televisione a
tutto il paese ed al mondo, compresi i più di 80 interventi di governanti di
tutto l'orbe. La segretezza non fu necessaria, meno ancora il silenzio, perché
non c'era niente da occultare.
Il Movimento di Paese Non Allineati stette nel centro dell'informazione
mondiale. Ora è necessario che la sua voce si alzi sicura ed in blocco nei fori
internazionali, in rappresentazione della maggioranza e dell'equilibrio.
Non fu un Vertice, a L'Avana, contro qualcuno. Benché chi porta le colpe deve
essere preparato ad ascoltare le denunce contro la guerra, le minacce, l'ordine
ingiusto, il commercio disuguale, le violazioni al diritto internazionale, lo
sperpero consumistico e militarista, il deterioramento dell'ecosistema,
eccetera, etc ed etc.
La persistenza ed aggravamento di questi problemi convalidano l'esistenza e il
ruolo del MNOAL nello scenario mondiale. Kofi Annan, vidimandolo, dalla sua
ottica, diceva che molte cose sono cambiate da quando il Movimento nacque. È la
verità ma da allora i poveri continuano ad essere poveri, benché già sappiano
che, lontano da essere una maledizione, é un' ingiustizia da risolvere con
unità.
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