18 settembre 2006 - N.Diaz www.granma.cu

 

 

14º SUMMIT DEL MNOAL

 

La maturità raggiunta dal MNOAL è stata

la chiave del successo del suo XIV Summit
 

● Ha espresso il Primo Vicepresidente cubano, Raul Castro, chiudendo l’evento

● Approvate la Dichiarazione Finale e la Dichiarazione de L’Avana sui Propositi, i Principi

e la Funzione del Movimento nell’attuale congiuntura internazionale

● Cuba lavorerà per un Movimento includente e rappresentativo

 

 

 

 

 

Alle 1.05 di domenica 17 settembre si è concluso il XIV Summit del Movimento dei Paesi Non Allineati (MNOAL), i cui risultati sono stati il frutto del lavoro collettivo dei suoi partecipanti e un esempio della maturità raggiunta durante i suoi 45 anni di fondazione, ha espresso il Primo Vicepresidente cubano, Raul Castro, nel suo intervento finale.

 

Siamo convinti del fatto, ha detto, che i documenti e le decisioni qui adottate serviranno nei mesi e negli anni a venire affinché il Movimento sia capace di influire decisivamente nel dibattito e nelle soluzioni delle principali sfide che l’umanità ed in particolare i popoli del Sud hanno di fronte a sé.

 

Nel suo intervento ha espresso gratitudine per l’attiva partecipazione e i validi contributi dell’elevato numero di Capi di Stato e di Governo, nonché di altri leader e dirigenti della nazioni del Movimento, che hanno reso possibili i positivi risultati raggiunti.

 

A nome del popolo e del Governo cubani e in primo luogo del Presidente Fidel Castro, ha espresso ai presenti il più sincero ringraziamento per il loro sostegno e valido contributo al proficuo svolgimento dell’evento.

 

SONO STATI APPROVATI I DOCUMENTI

 

Raul, nella giornata finale, ha spiegato che "sono stati approvati importanti documenti e iniziative", tra i quali spiccano la riaffermazione delle posizioni dei Paesi Non Allineati rispetto alle principali questioni politiche, economiche e sociali del nostro tempo e ai problemi regionali e sub-regionali maggiormente significativi per i nostri paesi".

 

È stata inoltre approvata e ratificata la Dichiarazione de L’Avana, che contiene Intenti, Principi e ruolo del MNOAL nell’attuale congiuntura internazionale che, ha aggiunto l’alto dirigente cubano, "proporziona un ambito d’azione solido a partire dalle norme che devono guidare le relazioni internazionali per conquistare un mondo più giusto ed equo".

 

La solidarietà del MNOAL con la causa del popolo palestinese è stata un’altra delle risoluzioni approvate nel momento in cui, ha affermato Raul, questo popolo "ne ha più che mai bisogno, a causa delle difficili condizioni d’aggressione permanente in cui vive".

 

"Le posizioni e le iniziative considerate dal Summit", ha informato, "confermano insomma l’identità, la ragion d’essere e l’attualità del Movimento dei Paesi Non Allineati (MNOAL) e ci permetteranno di fare un passo avanti in quel che costituisce il nostro obiettivo ed impegno comune: la sua rivitalizzazione, in modo che l’organizzazione possa svolgere nei rapporti internazionali il ruolo che le deriva non solo dal numero dei paesi che la compongono (adesso 118), ma dalla nostra storia di lotta a favore delle cause più giuste".

 

Il Primo Vicepresidente cubano, durante il suo breve intervento di chiusura del Summit, ha fatto riferimento alla situazione internazionale ed alle enormi sfide che stanno affrontando le nazioni del Terzo Mondo, che hanno a che vedere con l’uso della forza, la minaccia, la coercizione e la violazione dei principi del diritto internazionale. Nello stesso modo il sottosviluppo, la povertà, l’emarginazione, la fame, l’analfabetismo, la proliferazione di malattie prevenibili, il deterioramento dell’ecosistema e lo spreco delle risorse del mondo, sono permanenti e degradano la vita dei nostri popoli.

 

IL MNOAL DA LA PRIORITÀ A CIÒ CHE CI UNISCE

 

"I nostri dibattiti hanno evidenziato che, se da più di quattro decenni è risultato possibile e necessario creare il MNOAL, oggi è più importante che mai continuare a rafforzarlo, ha espresso Raul, aggiungendo che "il fatto che in questo Summit abbia prevalso uno spirito d’intesa e che siamo stati capaci di arrivare a consensi chiari, anche nelle tematiche più complesse, è una dimostrazione del fatto che abbiamo deciso di dare la priorità a ciò che ci unisce e di affrontare uniti i difetti dell’ordine economico-politico imposto dai potenti, che non solo è profondamente ingiusto ma anche insostenibile".

 

Ha infine avvertito che Cuba è cosciente del fatto che le sue responsabilità saranno maggiori a partire da adesso. "Accettando l’onore da voi conferitoci di presiedere il Movimento in un momento molto difficile, lavoreremo dalla presidenza per un MNOAL includente e rappresentativo, per far avanzare un’agenda comune in difesa degli interessi collettivi. Agiremo sempre basandoci sul principio della solidarietà, una delle pietre angolari del MNOAL e non dimenticheremo mai che in questo mondo globalizzato quel che oggi va a danno di qualcuno domani può essere utilizzato contro molti".

 

Raul, prima di concludere il suo intervento di chiusura, ha fatto riferimento alla realizzazione di due summit paralleli: quello del Gruppo dei 15 e quello dei Paesi in Via di Sviluppo senza Litorale, i cui lavori hanno ottenuto risultati molto positivi il 14 settembre scorso, ha detto.

 

INTERVENGONO I GRUPPI REGIONALI

 

Il segmento finale di questa seconda e ultima giornata di lavoro della riunione dei presidenti, è iniziato con l’intervento dei rappresentanti dei gruppi regionali. Il primo ad intervenire è stato il Presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe che, a nome dell’Africa, ha ringraziato il popolo ed il Governo cubani per la loro ospitalità ed organizzazione dell’evento.

 

Ha espresso l’assoluta fiducia delle nazioni africane nella presidenza cubana del Movimento ed ha ribadito la sua convinzione che, a conclusione di questo triennio e quando si aprirà il prossimo Summit in Egitto, avremo recuperato il ruolo che il MNOAL aveva un tempo nei rapporti internazionali e l’anelata rivitalizzazione sarà un dato di fatto.

 

Tutti riteniamo, ha detto Mugabe, che questo Summit sia stato uno dei migliori. Ha anche chiesto di trasmettere "il nostro caldissimo augurio al fratello Fidel di una sua rapida guarigione".

 

Il presidente delle Maldive ha parlato a nome dell’Asia, che ha ribadito quanto espresso in precedenza, cioè che il Summit è stato un successo e che il gruppo regionale asiatico ripone fiducia nella nuova presidenza del Movimento, nella convinzione che questa continuerà a percorrere la strada intrapresa dalla Malaysia.

 

Abbiamo molte ragioni per sentirci speranzosi rispetto al futuro del MNOAL, ha aggiunto, chiedendo di far sapere a Fidel "quanto ci è mancato".

 

L’America Latina ed i Caraibi hanno parlato per bocca del Presidente di St. Vincent e Grenadine, Ralph Goncalves, che ha aggiunto i suoi agli elogi espressi dei presidenti che lo hanno preceduto, non solo per quanto riguarda l’ospitalità e l’organizzazione cubane, ma anche per gli eccellenti risultati del Summit. Ha ricordato che la Rivoluzione cubana ha già compiuto 47 anni e il MNOAL 45. Confidiamo, ha detto, che nei prossimi tre anni si combini l’esperienza di entrambi a vantaggio della rivitalizzazione e consolidamento del gruppo.

 

Ha considerato che Cuba e la troika – Malaysia, Cuba ed Egitto – non possono lavorare da soli, ma hanno bisogno del sostegno di tutti per portare felicemente a termine il loro mandato.

 

Ha elogiato le iniziative e le idee esposte dai presidenti e ha evocato al rispetto le parole del nostro José Martí, quando disse che trincee di idee valgono più che trincee di pietra, per aggiungere che "questo movimento ha un grande futuro di fronte a sé ed un grande leader alla sua direzione. Ringraziamo Cuba e Fidel a nome del gruppo dell’America Latina e dei Caraibi", ha concluso.

 

L’ultimo intervento dei gruppi regionali è stato quello del rappresentante permanente della Bielorussia all’ONU, che si è detto impressionato dal grado di maturità e dalla qualità delle discussioni, che hanno riguardato i principali problemi del mondo attuale. Di fronte a noi, ha aggiunto, abbiamo ancora un lavoro collettivo intenso come quello che abbiamo svolto in questo Summit, ha espresso.

 

Il MNOAL è adesso composto da 118 nazioni, dopo l’ingresso di Haiti e St.Cristopher e Nevis in occasione dell’appena concluso Summit de L’Avana, al quale erano presenti 56 capi di Stato e di Governo e 90 ministri degli Esteri.

 

La capitale cubana è stata la sede del Movimento dei Paesi Non Allineati dall’11 al 16 settembre e nei prossimi tre anni sarà anche la sede della sua Presidenza, cosa che costituisce una prova inconfutabile della fiducia del Sud nei confronti della Rivoluzione cubana e del suo massimo leader, Fidel Castro.