14 luglio 2006 www.granma.cu

 

 

 

Cuba e il NOAL:

la ristrutturazione necessaria

 

 

 

 

 

A pochi mesi dall’organizzazione all'Avana della XIVª Conferenza dei Capi di Stato e di Governo del NOAL, che si svolgerà dall’11 al 16 settembre prossimo, Cuba sta lavorando intensamente a un programma che ha l’obiettivo di rivitalizzare e rafforzare i meccanismi permanenti di sostegno nel movimento.

 

Tra i propositi del governo cubano c'è quello di fomentare le proposte di modificazione delle strutture, di definire i temi centrali ed identificare i progetti di cooperazione.

 

L'Isola propone la creazione d’una piccola Unità d’Appoggio alla Presidenza (UAP) che assumerebbe di fatto i compiti d’una segreteria, con rigore finanziario, che funzionerà col sedimento monetario dei membri della Troika integrata dal paese presidente (in questo caso la Malesia), dal predecessore (Sudafrica) e dal futuro (Cuba) che permetterà di conservare la memoria storica ed istituzionale del NOAL ed aiuterà i gruppi di lavoro nello sviluppo delle riunioni.

 

Come pilastro per il lavoro dell'organismo, integrato da 116 paesi del Terzo Mondo, gli analisti cubani credono opportuna la presentazione d’una dichiarazione politica sui propositi e i principi e la Carta del Movimento nella congiuntura internazionale attuale.

 

Questa dichiarazione potrebbe contribuire alla creazione delle basi di un regolamento di generale accettazione da aggiungere a quelle chiamate i 10 Principi di Bandung, la località indonesiana dove nel 1955 si profilò il Forum nato formalmente a Belgrado, nel 1961.

 

Le autorità dell'Avana sono d'accordo nell'appoggiare i precetti storici del Non Allineamento in questo meccanismo di accordi e contemporaneamente esprimere nuovi concetti come la solidarietà e la lotta contro ogni forma di terrorismo.

Per Cuba, è importante l’impegno del NOAL di non partecipare ad iniziative di carattere unilaterale che vadano contro la Carta dell'ONU con la difesa del multi lateralismo, come via idonea per risolvere i problemi nel contesto internazionale.

 

Da un punto di vista politico, l'Isola promuove la coesione tra i paesi del sud, e potenzia il Forum come meccanismo mondiale e rappresentativo della diversità di interessi degli Stati. Inoltre, avalla l’orientamento del Movimento verso un’azione concreta, insistendo su un adattamento delle sue azioni e metodologie per affrontare efficientemente le sfide dell'attuale congiuntura.

 

Queste posizioni si inseriscono nei principi di Bandung, per il rispetto dei diritti umani fondamentali, della sovranità e dell’ integrità territoriale di tutte le nazioni e del diritto di ogni Stato a difendersi, individualmente o collettivamente.

 

È basilare l'uguaglianza di tutte le razze e le nazioni, grandi o piccole, come l'astensione dagli interventi o interferenze negli affari interni di un altro paese e della realizzazione di azioni o minacce d’aggressione o l’utilizzo della forza.

 

La soluzione pacifica di tutti i conflitti internazionali, la promozione degli interessi mutui e della cooperazione e il rispetto della giustizia e degli obblighi a livello mondiale, emergono tra i postulati dei NOAL.

 

L'organismo del Terzo Mondo è composto da 53 Stati dell'Africa, 38 dell'Asia, 24 dell'America Latina e i Caraibi e uno dell'Europa (la Bielorussia).

 

Secondo i dati ufficiali, tutti questi paesi nel loro insieme rappresentano il 51% della popolazione mondiale, il 53% dell'area marittima, il 44% dei boschi, il 45% delle terre coltivabili e l’86% del petrolio del mondo.