Cuba difende il principio

di una sola Cina

 

 

        6/3/06-PL

 

Cuba difende il diritto della Cina d'incorporare nuovamente Taiwan al proprio territorio, di fronte ai tentativi delle autorità dell’Isola d’essere indipendenti dallo stato asiatico.

 

Le autorità cubane hanno confermato la posizione ferma e invariabile, di sostegno all’esistenza d’una sola Cina, con Taiwan come parte inalienabile, afferma la nota ufficiale del governo cubano.

 

L’Avana ha confermato che il tentativo di ostacolare la riunificazione nazionale danneggia i legittimi interessi della popolazione e danneggia la stabilità della regione.

 

L’isola di Taiwan o Formosa, si trova davanti alle coste della provincia di Fujan, separata dallo stretto di Taiwan.

 

Al nord ritrova il mar della Cina orientale e a sud il mare della Cina meridionale, mentre la costa orientale dell’isola è bagnata dall’Oceano Pacifico.

 

Dalla metà del secolo scorso al finale della guerra civile tra il vecchio regime feudale e il proletariato guidato dal Partito Comunista Cinese, l’isola e stata governata da autorità che non vogliono riconoscere lo Stato centrale.

 

DICHIARAZIONE DEL GOVERNO RIVOLUZIONARIO

 

Il capo delle autorità di Taiwan Chen Shuibian, ha ordinato lunedì 27 febbraio la cessazione del Consiglio per la Riunificazione Nazionale e delle Linee per la Riunificazione Nazionale, organismo e principi stabiliti per la strumentazione del processo di riunificazione della Cina. Si tratta di un atto diretto contro gli sforzi per ottenere l’unità di tutta la Cina.

 

Cuba ribadisce la sua posizione ferma e invariabile di sostegno all’esistenza di una sola Cina, della quale Taiwan dev’essere parte inalienabile e condanna questo tentativo di ostacolare la riunificazione nazionale, che pregiudica i legittimi interessi del popolo cinese e la stabilità della regione. (L’Avana, 5 marzo 2006)