Dichiarazione del Ministero degli Esteri di Cuba
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Il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Cuba ha conosciuto con profonda indignazione le più recenti dichiarazioni contro il nostro paese e il Presidente Fidel Castro pronunciate dal Presidente della Costa Rica, Oscar Arias. Non sono le prime e sicuramente non saranno le ultime.
In questa occasione, in maniera irrispettosa e carente di un minimo di etica, ha paragonato Fidel con l’estinto dittatore cileno Augusto Pinochet.
Inoltre ha parlato dell’attuale momento che sta vivendo l’America Latina, dove, secondo lui: “Esiste un branco di irresponsabili demagoghi e ciarlatani che giocano con le aspirazioni della gente”, riferendosi chiaramente ai nuovi capi di Stato progressisti che emergono nel continente.
Come si sa il governo degli Stati Uniti ha sempre avuto a disposizione uno o un altro pagliaccio pronto a seguire i loro piani contro Cuba, nella maggioranza politici di bassa statura che sono terminati nella spazzatura della storia.
Con i nuovi venti che soffiano nella regione, era difficile incontrare chi si prestasse a svolgere il disprezzabile compito di fare da punta di lancia per Washington, ma Arias si è offerto con entusiasmo e sottomessa lealtà all’impero, pur d’essere al centro dell’attenzione.
Prima o poi si saprà a quale prezzo.
Se qualcuno avesse dei dubbi basta illustrare alcuni esempi:
- L’11 marzo del 2006 il presidente Bush lo ha chiamato per facilitare la sua elezione in Costa Rica come presidente e gli ha detto: “Lei mi può aiutare molto di fronte al nuovo panorama dell’America Latina”.
- Il 28 agosto del 2006 Arias ha pubblicato l’articolo “L’ora della democrazia a Cuba”, che riproduce quasi esattamente quel che aveva detto pochi giorni prima il vice segretario del Dipartimento di Stato nordamericano, Thomas Shannon, sulla "Transizione a Cuba".
- Il 23 settembre del 2006, Arias ha incontrato John Maisto, ambasciatore nordamericano presso la OEA, per fargli leggere l’agenda anticubana che avrebbe presentato nel vertice ispano americano di Montevideo, che però non ha poi avuto il coraggio di rendere pubblica perchè si è reso conto che non avrebbe avuto un auditorio propizio.
- Il 6 dicembre, in occasione dell’incontro nella Casa Bianca con il Presidente Bush, ha discusso ampiamente il caso cubano ed ha dichiarato alla stampa con il beneplacito del padrone: “Voi sapete bene che per me è un impegno rendere la democrazia al popolo cubano dopo 47 anni di dittatura...”.
Il signor Oscar Arias è un volgare mercenario.
Il Presidente Arias concorda vergognosamente con il Piano d’Annessione degli Stati Uniti contro Cuba e manca di rispetto all’eroica e irriducibile lotta del nostro popolo per la sua indipendenza e sovranità.
Il Presidente Arias non ha qualità morali per criticare Cuba o altri.
Nel suo affanno di riavere la presidenza in
Costa Rica ha utilizzato le sue influenze per far sì che modificasse la
Costituzione di questo paese senza propiziare una reclamata consultazione
popolare; non ha realizzato elezioni nel suo partito; è stato eletto
presidente con solamente il 25% dei voti, in un processo elettorale
manipolato e pieno di irregolarità non chiarite. Avana 27 dicembre 2006
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