Il Ministero degli Esteri
della Repubblica di Cuba osserva con estrema preoccupazione e profonda
indignazione le atrocità commesse dal Governo d'Israele nella Striscia di
Gaza e Cisgiordania, dal 28 giugno scorso, in particolare il massacro
perpetrato il 7 novembre nel villaggio di Beit Hanoun, al nord di questo
territorio palestinese occupato, col saldo di 18 civili selvaggiamente
assassinati, tra essi 8 bambini.
Come risultato della brutale offensiva dell'esercito israeliano contro
l'indifesa popolazione palestinese nelle ultime settimane, già sommano a più
di 200 i civili morti, di essi 60 bambini e quasi 1000 feriti, ciò che
dimostra la natura criminale dell'aggressore che gode dell'appoggio
politico, economico e militare degli Stati Uniti dell'America.
Cuba si associa alle voci che si alzano nel mondo affinché il Consiglio di
Sicurezza dell'ONU condanni questo atto criminale ed esiga che Israele metta
fine a tali azioni illegali che violano tutte le norme del Diritto
Internazionale e del Diritto Internazionale Umanitario ed affinché cessi il
permanente veto degli Stati Uniti nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni
Unite che assicura la sua impunità.
L'unica via per raggiungere una pace giusta e duratura nella regione è
rispettare il diritto inalienabile del popolo palestinese allo stabilimento
del suo stato indipendente e sovrano, con capitale Gerusalemme Orientale, il
ritorno dei rifugiati e la devoluzione incondizionata di tutti i territori
arabi occupati nel giugno 1967.
In questa ora cruciale, Cuba riafferma la sua piena solidarietà con l'eroico
popolo palestinese che soffre l'aggressione continuata ed immorale del
regime di Tel Aviv, i cui atti lacerano la coscienza dell'umanità.
L'Avana, 10 novembre 2006
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