Il Ministero delle Relazioni Estere della Repubblica di Cuba ha conosciuto,
con estrema preoccupazione, la una nuova operazione militare, in grande
scala, iniziata da Israele il 12 luglio, questa volta contro la Repubblica
Libanese, con un saldo di decine di civili morti, la distruzione
dell'infrastruttura del paese, comprese le piste di atterraggio
dell'Aeroporto Internazionale di Beirut e la sensibile limitazione delle
somministrazioni di acqua ed elettricità alla popolazione civile.
Il Governo d'Israele ha imposto anche un blocco navale ed aereo a tutto
il paese e ha minacciato, direttamente e chiaramente, di continuare detta
aggressione e spianare i sobborghi del sud della capitale libanese, in
un'altra prova della sua conosciuta politica genocida contro i popoli arabi.
Come Cuba ha denunciato in innumerevoli occasioni, un'altra volta Israele,
violando tutte le norme del Diritto Internazionale, aggredisce militarmente
un paese sovrano sotto lo spurio pretesto "di proteggere la sua sicurezza",
col sostegno economico e militare e la flagrante e perfida complicità del
governo degli Stati Uniti che garantisce l'impunità del regime aggressore e
costantemente ostacola, col suo veto, la condanna del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite. A ciò si aggiunge l'ipocrita e vigliacca
passività dell'Unione Europea.
Il Ministero delle Relazioni Estere della Repubblica di Cuba espressa la sua
più energica condanna di questa selvaggia aggressione militare israeliano
contro la Repubblica Libanese chiede alla comunità internazionale ed alle
forze amanti della pace di mobilitarsi per esigere che Israele metta
immediatamente fine a tali atti di barbarie, restituisca i territori
occupati al Libano e rispetti le più elementari norme del Diritto
Internazionale.
In questo grave momento, Cuba riafferma la sua piena solidarietà col popolo
libanese che con l'eroico popolo palestinese oggi soffre nuovamente
l'aggressione spietata e cinica del regime di Tel Aviv .
L'Avana, 14 Luglio 2006
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