Dichiarazione del Ministero degli Esteri di Cuba
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Il mondo ha ricevuto con stupore la notizia
dell'esecuzione di Saddam Hussein lo stesso giorno che i musulmani hanno
come data sacra per l'esercizio della clemenza. È uno sproposito politico,
un atto illegale, in un paese che è stato condotto ad un conflitto interno
nel quale milioni di cittadini si sono esiliati o hanno perso la vita. Un
fatto che è stato condannato in forma quasi unanime, per diverse ragioni,
dai paesi musulmani e le nazioni ricche e povere. Cuba, dove non è stato
ancora abolita la pena di morte a causa della brutale guerra che ci ha
imposti gli Stati Uniti, si vede nel dovere morale di esporre il suo punto
di vista sull'assassinio commesso dalla potenza occupante.
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