COMUNICATO STAMPA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE


"RISPOSTA ALL'ONOREVOLE BOSELLI CIRCA

LE SUE AFFERMAZIONI CONTRO CUBA"

 2 marzo 2006

 


Le affermazioni di Enrico Boselli, leader della Rosa nel Pugno e socialista al tempo di Bettino Craxi, sono gravi e assolutamente prive di verità storica e politica. Noi non vogliamo entrare nella polemica politica dell'Unione, non ci interessa, ma respingiamo con nettezza e forza l'equiparazione fra il guerrafondaio Bush e Cuba.
 
Chiunque va a Cuba, e consigliamo all'onorevole Boselli di farlo al più presto, stringerà mani di persone che da oltre 40 anni lottano per il diritto all'autodeterminazione e subiscono l'arrogante violenza del governo degli Stati Uniti che continua, nella perfetta impunità e inosservanza delle risoluzioni dell'ONU che lo condannano a farlo cessare immediatamente, a imporre un blocco economico nei loro confronti che è il più longevo nella storia delle relazioni internazionali.
 
Se l'onorevole Boselli andrà a Cuba, invece, che ad Hammamet, vedrà quali risultati la Rivoluzione cubana ha raggiunto in campi fondamentali per la vita di un popolo, malgrado il blocco e 40 anni di attentai terroristici pagati dalla CIA ai danni della Repubblica Cubana.
Si faccia una giro, onorevole Boselli, nel Caribe e in gran parte dell'America Latina e si accorgerà della sua pacchiana equiparazione fra le mani grondanti di sangue di Bush e quelle pulite dei cubani e del loro leader Fidel Castro.


Inoltre, vogliamo ricordarle, ma Lei dovrebbe saperlo e quindi è ancora più grave la sua omissione, che oggi negli Stati Uniti sono detenuti Cinque giovani patrioti cubani che per aver denunciato al governo statunitense gli attentati terroristici che la loggia mafiosa cubana di Miami stava preparando ai danni di Cuba, sono stati imprigionati dal governo americano e condannati con un processo farsa a pene detentive gravissime.
 
Dunque onorevole Boselli per la sua polemica politica non metta nel mezzo Cuba perché davvero rischia di fare una figura barbina applaudita solo dalla destra reazionaria del nostro paese e dai suoi nuovi amici radicali.