New York 10-8-06, G.Borrero El diario/La prensa - www.granma.cu

 

Canteranno per Fidel ad Harlem

 

 

La vita rivoluzionaria di un uomo la cui morte è stata prematuramente celebrata a Miami sarà oggetto di un riconoscimento, con “un dolce con 80 candeline e più per far sapere che ciò che si ama non muore mai”, ha detto il Padre Luis Barrios, uno dei coordinatori dell’evento che verrà celebrato lunedì prossimo.

Sarà una celebrazione della Rivoluzione cubana e del compleanno di Fidel”, ha assicurato Vicente ‘Panamá’ Alba, un altro dei simpatizzanti di Fidel Castro Ruz che organizzano l’iniziativa nella chiesa St. Ambrose della via 130, tra i viali Lenox e Quinto, nel cuore di Harlem.

 

È chiaro che la festa si propone anche di rispondere a coloro che, dopo aver appreso la notizia del passaggio dei poteri del Presidente cubano, sono scesi nella via Otto per festeggiare.

 

“I controrivoluzionari cubani della Florida e l’Amministrazione USA si aspettano una transizione dopo la morte di Fidel”, ha dichiarato ‘Panamá’ con una risata burlona, ma non sono aggiornati perchè “questo processo cominciò nel 1959”.

 

Secondo Padre Barrios “la questione seria è come gli Stati Uniti si permettano di minacciare la sovranità di un popolo”. Il religioso ha detto che non sa “come il Consiglio di Sicurezza della ONU lo possa permettere”.

 

Prima di cantare gli auguri a Fidel il programma della festa (che inizierà alle ore 16) include un film sul caso dei Cinque cubani ingiustamente reclusi.

 

Padre Barrios sostiene che il programma sarà variegato e che tra i temi che uniscono i partecipanti ci sono Libano, Venezuela, Porto Rico, l’immigrazione, la fine della guerra in Iraq e la lotta per la rimozione di George W. Bush dal suo incarico.

 

“Cuba non ha invaso nessun paese dal 1959 ad oggi, ma gli USA quanti ne hanno invasi?”, chiede ‘Panamá’ accusando il Governo degli Stati Uniti di rappresentare Fidel e Cuba in maniera falsata.

 

Anche se Fidel ha chiesto che a Cuba venga rimandata la celebrazione del suo compleanno ad Harlem non gli daranno retta.

 

“È un messaggio d’amore, unità e collettività, basato su tutto ciò che ci ha insegnato Fidel”, ha detto Padre Barrios e la lezione primordiale del suo Comandante è: “Essere sovversivi sempre”.