|
Ampie proteste in Messico per l’espulsione
della delegazione cubana dall’Hotel Sheraton
Messico 7 febbraio 2006
|
Le organizzazioni politiche e sociali messicane hanno realizzato oggi una manifestazione di protesta contro l’applicazione nel paese di leggi anticubane degli Stati Uniti, fortemente contestate in ampi settori nazionali.
La manifestazione si è svolta a Mezzogiorno di fronte al centrale Hotel Maria Isabel Sheraton, i cui dirigenti nella capitale messicana hanno espulso una delegazione ufficiale cubana venerdì scorso eseguendo, secondo quanto riportato da Prensa Latina, ordini del Governo nordamericano.
“La dimostrazione ribadirà il sostegno a Cuba e condannerà nuovamente il blocco che Washington sta imponendo all’Isola da più di quattro decenni”, ha affermato prima dell’iniziativa Pedro Geller, uno dei dirigenti del Movimento Messicano di Solidarietà con la nazione caraibica.
L’imposizione extraterritoriale delle leggi statunitensi in questo paese sta incontrando numerose espressioni di condanna, sia dei partiti d’opposizione che di alcuni dirigenti della maggioranza di Governo.
Marcela González Salas, presidentessa della Camera dei Deputati, ha affermato lunedì sera che lo sloggiamento dei cubani in base ad una legge nordamericana è una vera e propria vergogna ed ha chiesto che l’Hotel Sheraton venga sanzionato. “Credo che sia assolutamente inconcepibile ed inaccettabile l’applicazione extraterritoriale della legge statunitense in Messico”, ha sottolineato, aggiungendo che “dobbiamo fare qualcosa in Messico, perchè questo fatto non può rimanere impunito. Si immagini che stiamo arrivando al punto in cui un’impresa nordamericana potrà dirci chi possiamo ricevere e chi no nel nostro paese”.
Lo sloggiamento è stato definito un grave errore anche da Gilberto Rincón, presidente del Consiglio Nazionale per la Prevenzione della Discriminazione.
Rincón si è pronunciato a favore dell’imposizione di una forte sanzione all’hotel per evitare che questo tipo di situazioni (relative all’applicazione extraterritoriale della cosiddetta Legge Helms-Burton) si ripetano ed ha annunciato che il Consiglio investigherà sui fatti.
Il segretario di Governo del Distretto Federale, Ricardo Ruiz, ha dichiarato alla stampa che l’hotel potrebbe venire sanzionato o addirittura chiuso per la violazione di almeno quattro leggi.
Il segretario messicano agli Esteri, Luis Ernesto Derbez, ha confermato che il suo paese sta considerando l’ipotesi di sanzioni contro l’installazione alberghiera se verrà provata la violazione della Legge di Protezione al Commercio ed agli Investimenti.
Secondo le agenzie internazionali di notizie, il Presidente dell’Associazione Commerciale Stati Uniti-Cuba, Kirby Jones, ha assicurato che l’Amministrazione USA ha esercitato pressioni sulla compagnia proprietaria dell’hotel, la Statwood Hotels Resorts Worldide Inc., affinchè sloggiasse i funzionari cubani, argomentando che stava violando la Legge Helms-Burton.
Tra le sanzioni contro l’hotel potrebbero esserci una multa di diecimila dollari e perfino la chiusura, se verrà provato che i funzionari cubani sono stati espulsi in un flagrante atto di abuso, cosa che verrebbe considerata una violazione.
|