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Una donna che rompe il
muro di silenzio
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Alicia Jrapko si dedica a rompere il muro di silenzio. Ogni giorno lo scalfisce un poco. A volte i suoi trionfi scuotono l’opinione pubblica. Ma la verità ha ancora una lunga strada da percorrere di fronte a sé e Alicia ha dichiarato di essere disposta a farlo fino alla fine. Per questo motivo l’Unione dei Giornalisti di Cuba (UPEC) le ha conferito la distinzione Felix Elmuza, come premio alla sua lotta contro la disinformazione.
Ha partecipato alla battaglia per la liberazione del piccolo Elián González, ha raccolto fondi per pubblicare annunci sul New York Times e sul quotidiano La Prensa sul caso dei Cinque, ha denunciato il sopruso di rinchiuderli nel "buco", ha visitato facoltà di legge e altre università per spiegare tale ingiustizia e ha portato striscioni con le loro foto in tutte le dimostrazioni di protesta alle quali ha partecipato.
Il gesto dell’UPEC l’ha quindi commossa e ha manifestato il suo ringraziamento. "La riceverò nel nome dei miei 27 compagni scomparsi nel 1973, provenienti dalla Scuola dell’Informazione dell’Università di Cordoba, in Argentina. Se loro sapessero della mia lotta, sarebbero molto orgogliosi di me".
La Jrapko vive in California da 30 anni. Insieme a suo marito Bill Hackwell fa parte della coalizione ANSWER (Agire Adesso per Fermare la Guerra e Farla Finita con il Razzismo) ed è fondatrice del Comitato Nazionale per la Libertà dei Cinque Eroi. Ha guardato la faccia terribile del neoliberismo e ha potuto confrontarla con l’opera di Cuba, quando visitò per la prima volta il paese nel 1995 con la Carovana dei Pastori per la Pace.
Questo spiega la sua sensibilità per le cause giuste e che abbia aiutato Gerardo Hernández ad ascoltare la voce di sua moglie attraverso un’emittente radiofonica. Si è accordata con Tania Torres, la direttrice del programma Canto senza Frontiere, per registrare Adriana, farle gli auguri per il suo compleanno e dedicarle una canzone romantica.
Anche il coniuge di Alicia Jrapko agisce assieme a lei per diffondere la verità, tanto che nella stessa cerimonia, svoltasi nella Biblioteca Nazionale José Martí, è stata inaugurata un’esposizione sua e del fotografo cubano Jorge Valiente, con immagini delle lotte sociali negli Stati Uniti e della vita quotidiana del nostro popolo.
Le foto sono state scelte da Gerardo, che ha inviato una lettera nella quale li definisce "genuini rappresentanti dei tanti fratelli e sorelle del mondo che ci onorano con la loro solidarietà".
In mattinata, come parte dei festeggiamenti della Giornata Mondiale per la Libertà d’Espressione, si è svolto un foro interattivo sul blocco e i suoi effetti nel sistema bibliotecario del paese. Si è tenuto anche il tradizionale colloquio "La menzogna, arma di distruzione di massa".
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Esposizione"Impronta de la Hermandad": degna cornice per un'onorificenza meritata
5 maggio 2006 - PL
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Poche volte la Biblioteca
Nazionale Josè Martì si è vista tanto onorata come questo 3 maggio in cui,
durante l'inaugurazione dell'esposizione "Impronta de la Hermandad" alla
presenza dei familiari dei Cinque Eroi e di numerosi invitati, tra i quali
un'importante rappresentanza di mezzi diinformazione, fu concessa la medaglia "Félix
Elmuza" ad Alicia Jrapko del Comitato Nazionale dei
Cinque Eroi.
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