In un manifesto divulgato nello stesso giorno si specifica che gli sforzi dell'imperialismo vogliono “eliminare un bastione della battaglia per la giustizia e la dignità umana” ed esige il rispetto inviolabile del diritto del popolo cubano all'autodeterminazione, come della scelta del suo destino “senza nessuna ingerenza esterna”.

Inoltre il manifesto reitera la convinzione che i cubani andranno sempre avanti, affrontando qualsiasi avversità, disposti a combattere in prima linea se la loro patria sarà aggredita.

Con la guida di “Fidel Castro, Raul e del Partito” i cubani garantiscono la continuità storica della Rivoluzione e le conquiste socialiste ottenute.

Il documento pone in risalto che Cuba costituisce un paradigma, “un esempio di solidarietà e di amicizia per i popoli del mondo”.

Nel caso specifico del Venezuela mette in risalto la collaborazione nella lotta all'analfabetismo, per il miglioramento delle condizioni di salute delle popolazioni e ricorda l’Operazione Miracolo con la quale si rende la vista gratuitamente a migliaia di persone che non possono farsi operare per ragioni economiche.

Di fronte alle minacce, il manifesto ricorda che i popoli dei due paesi – Cuba e Venezuela - affronteranno sempre insieme le sfide che imporrà il destino, uniti sotto le bandiere di Simón Bolívar e José Martí.

Non sono mancati  gli auguri per una rapida guarigione al presidente cubano Fidel Castro nel documento che ricorda all'imperialismo quanto è prematuro stimolare false illusioni su presunte transizioni nell'Isola.

Il manifesto che si intitola: “Con Cuba, con fedeltà e solidarietà”,  è stato diffuso dal Movimento Nazionale di Amicizia e Solidarietà Mutua e dalla Coordinatrice Giovanile di Amicizia e Solidarietà Venezuelano-Cubana.

Tra i firmatari del manifesto si distinguono i ministri di Energia e Petrolio, Rafael Ramirez, di Educazione Superiore, Samuel Moncada, e dell’Industria Basica  e il Settore minerario, José Salamat Khan con i parlamentari Roberto Hernandez, Carlos Escarra, Ismael Garcia, Aurora Morales, Gabriela Ramirez, Rafael Correa, Victor Chirinos, Augusto Montiel, Noheli Pocaterra e Pedro Morejón.