5 dicembre 2006 - Iacopo Venier - Segretario Commissione Esteri della Camera

 

I cosiddetti dissidenti si qualificano da soli

 

Con Cuba serve il dialogo e non l'aggressione

 

 

Oggi al Comitato Diritti Umani della Commissione Esteri della Camera abbiamo purtroppo potuto direttamente constatare quanto i cosiddetti "dissidenti" cubani non siano assolutamente credibili. I signori Valdes e Brito, invece di denunciare puntuali violazioni, hanno utilizzato una struttura istituzionale della Camera per i loro comizi contro il Governo cubano ed il sistema politico e sociale che vige a Cuba.

 

Non hanno nemmeno avuto la sensibilità di condannare l'illegale e criminale embargo Usa contro Cuba che colpisce il popolo e non il governo. Nonostante siano stati da me sollecitati non hanno nemmeno condannato l'uccisione di Fabio di Celmo morto a Cuba per mano dei terroristi al soldo della Cia. Non hanno smentito che tanti cosiddetti "dissidenti" siano in realtà a libro paga del Governo Usa.

 

In questo modo questi signori non otterranno nulla.

 

Il Governo italiano non si accoderà alla aggressione Usa contro Cuba.

 

A Cuba ci sono tanti problemi tra cui certo anche la necessità del pieno rispetto di parte dei diritti di cittadinanza.

Noi stessi lo abbiamo denunciato a partire dal dissenso assoluto sulla pena di morte.

 

Per affrontare questi problemi però dobbiamo rimuovere il blocco economico e promuovere dialogo e cooperazione con Cuba.

 

Questo dialogo ha come premessa necessaria il riconoscimento del diritto del popolo cubano ad un sistema politico e sociale che, rompendo le compatibilità del mercato, ha saputo garantire ai cubani, tra l'altro, i diritti fondamentali alla salute ed all'istruzione.