Il presidente cubano Fidel Castro è
tornato a farsi sentire. Non in pubblico, ma per telefono, in occasione di una
riunione di funzionari. Per la prima volta da quando il Lider Maximo ha dovuto
lasciare la scena, il quotidiano del partito comunista, Granma, affronta la sua
malattia. «Il comandante in capo, Fidel Castro, ha parlato per telefono ai
partecipanti a una sessione delle Assemblee provinciali del potere popolare» si
legge nell'edizione on-line del quotidiano, che è l'organo ufficiale del partito
comunista cubano. Castro, salutato con un caloroso applauso, ha ascoltato
l'ordine del giorno, ma sul contenuto della conversazione con i funzionari il
giornale non ha rivelato alcun particolare. L'ultimo filmato in cui i cubani lo
avevano visto risale al 28 ottobre e mostra un uomo sofferente e malconcio. La
sua malattia, che lo ha spinto a trasferire i poteri al fratello Raul già nel
luglio scorso, è circondata da un fitto segreto. La sua assenza ai
festeggiamenti per l'ottantesimo compleanno e alla parata militare di due
settimane fa hanno alimentato ipotesi e voci secondo cui il vecchio leader è
malato di tumore. A negare fermamente che - come ha detto il capo
dell'intelligence Usa, John Negroponte - la morte di Castro «è questione di mesi
e non di anni», è venuto l'alleato di sempre: il presidente venezuelano Hugo
Chavez, che gli ha parlato al telefono giovedì scorso. «Fidel non ha il cancro,
come alcuni vanno dicendo in giro» ha detto durante un comizio, «quello che ha
avuto è stato molto grave, ma non era un tumore». All'Avana è intanto arrivata
la più grande delegazione di parlamentari statunitensi dalla rivoluzione del
1969. Il loro obiettivo sarebbe quello di migliorare i rapporti tra Stati Uniti
e la repubblica di Cuba e incontrare il presidente facente funzioni, Raul
Castro, fratello minore di Fidel.