Il 20 aprile 1957, alle 5:30 del pomeriggio, in
calle Humboldt 7 a L’Avana, si consumò un pluriomicidio, per mano del sicario
del tiranno Batista, Esteban Ventura Novo, che spezzò le giovani vite di
quattro studenti universitari, membri attivi della Federazione Studentesca
Universitaria (FEU) e del Direttorio Rivoluzionario, organizzazione armata
della stessa.
Fructuoso Rodríguez Perez, della Facoltà di Ingegneria Agronoma e presidente
della FEU dopo la morte di José Antonio Echeverría; Joe Westbrook Rosales, di
Amministrazione Pubblica; José Machado Rodriguez, di Scienza sociale e Juan
Pedro Carbó Servià, di Medicina Veterinaria, sono stati vilmente assassinati
nel quadro di una feroce persecuzione contro il Direttorio Rivoluzionario, che
la dittatura intraprese dopo il memorabile attacco al Palazzo Presidenziale
del 13 marzo 1957.
In quell’occasione, più di 50 uomini tentarono di giustiziare inutilmente il
dittatore Fulgenzio Batista, allora presidente della Repubblica e così fargli
pagare per i crimini commessi.
Come parte dell’azione, José Antonio Hecheverría, diresse l'assalto
all'emittente Radio Reloj e da lì informò dell'attacco contro il presidente e
chiamò il popolo alla lotta.
Il documento letto dal Presidente della FEU si trasformerà nel suo testamento
politico, perché minuti dopo cadeva ucciso in uno scontro con la polizia
nell'intersezione di calle 27 di Novembre e L, giusto ad un lato
dell'Università de L'Avana.
Gli altri partecipanti furono costretti a nascondersi cercando luoghi sicuri
al di sopra di tutti i sospetti. Uno di questi, l’appartamento 202 di calle
Humboldt 7, era stato affittato, sotto falso nome, da Joe Westbrook Rosales,
che pur partecipando alle attività rivoluzionarie studentesche, non era stato
presente all’attacco del Palazzo Presidenziale.
Con uno spiegamento di forze di circa 60 uomini, in circa 20 minuti la polizia
compì il massacro dei quattro eroi, accompagnata dalle grida dei vicini e
dalle proteste dei testimoni, zittiti poi dagli stessi colpi di mitragliatrice
dei boia sanguinari.
Non è servito a niente per i quattro giovani tentare la fuga, tutti furono
giustiziati disarmati e senza pietà. Come tutti gli anni, Cuba non gli ha
dimenticati, così giovedì mattina, verso le 8:30 è cominciato un atto
commemorativo politico e culturale davanti all’edificio in calle Humboldt 7
con la presenza degli studenti universitari di oggi, il presidente della FEU
Carlo Lage Codorniù e i combattenti del Direttorio Universitario.
Hanno ricordato il triste accaduto Luis Blanca, membro del Direttorio, e
Niurka Dominguez, membro della Commissione Organizzatrice del VII Congresso
della FEU. L’atto commemorativo si è concluso con le canzoni del cantautore
della nuova trova Silvio Alejandro.
Però storia e presente si sono unite quando nel pomeriggio di questo giovedì,
nell'Università Agraria de L'Avana, che porta il nome di uno dei martiri,
“Fruttuoso Rodríguez”, nel municipio di San José, in provincia della capitale,
si è presentato il primo delegato diretto al VII Congresso della Federazione
Studentesca Universitaria (FEU), convocato per il 18-19-20 dicembre prossimo.
Per questo e molto di più, Fruttuoso, Juan Pedro, Machadito e Joe, rinascono
nell'opera che sognarono edificare. In Humboldt 7 una targa li ricorda. Ogni
20 aprile lì gli studenti gli rendono tributo con corone di fiori. E vivono
nell'incancellabile memoria della Patria grata.