Cuba ricorda con dolore i

 martiri di calle Humboldt 7

 

Ida Garber 20 aprile 2006 PL


 

Il 20 aprile 1957, alle 5:30 del pomeriggio, in calle Humboldt 7 a L’Avana, si consumò un pluriomicidio, per mano del sicario del tiranno Batista, Esteban Ventura Novo, che spezzò le giovani vite di quattro studenti universitari, membri attivi della Federazione Studentesca Universitaria (FEU) e del Direttorio Rivoluzionario, organizzazione armata della stessa.

Fructuoso Rodríguez Perez, della Facoltà di Ingegneria Agronoma e presidente della FEU dopo la morte di José Antonio Echeverría; Joe Westbrook Rosales, di Amministrazione Pubblica; José Machado Rodriguez, di Scienza sociale e Juan Pedro Carbó Servià, di Medicina Veterinaria, sono stati vilmente assassinati nel quadro di una feroce persecuzione contro il Direttorio Rivoluzionario, che la dittatura intraprese dopo il memorabile attacco al Palazzo Presidenziale del 13 marzo 1957.

In quell’occasione, più di 50 uomini tentarono di giustiziare inutilmente il dittatore Fulgenzio Batista, allora presidente della Repubblica e così fargli pagare per i crimini commessi.

Come parte dell’azione, José Antonio Hecheverría, diresse l'assalto all'emittente Radio Reloj e da lì informò dell'attacco contro il presidente e chiamò il popolo alla lotta.

Il documento letto dal Presidente della FEU si trasformerà nel suo testamento politico, perché minuti dopo cadeva ucciso in uno scontro con la polizia nell'intersezione di calle 27 di Novembre e L, giusto ad un lato dell'Università de L'Avana.

Gli altri partecipanti furono costretti a nascondersi cercando luoghi sicuri al di sopra di tutti i sospetti. Uno di questi, l’appartamento 202 di calle Humboldt 7, era stato affittato, sotto falso nome, da Joe Westbrook Rosales, che pur partecipando alle attività rivoluzionarie studentesche, non era stato presente all’attacco del Palazzo Presidenziale.

Con uno spiegamento di forze di circa 60 uomini, in circa 20 minuti la polizia compì il massacro dei quattro eroi, accompagnata dalle grida dei vicini e dalle proteste dei testimoni, zittiti poi dagli stessi colpi di mitragliatrice dei boia sanguinari.

Non è servito a niente per i quattro giovani tentare la fuga, tutti furono giustiziati disarmati e senza pietà. Come tutti gli anni, Cuba non gli ha dimenticati, così giovedì mattina, verso le 8:30 è cominciato un atto commemorativo politico e culturale davanti all’edificio in calle Humboldt 7 con la presenza degli studenti universitari di oggi, il presidente della FEU Carlo Lage Codorniù e i combattenti del Direttorio Universitario.

Hanno ricordato il triste accaduto Luis Blanca, membro del Direttorio, e Niurka Dominguez, membro della Commissione Organizzatrice del VII Congresso della FEU. L’atto commemorativo si è concluso con le canzoni del cantautore della nuova trova Silvio Alejandro.

Però storia e presente si sono unite quando nel pomeriggio di questo giovedì, nell'Università Agraria de L'Avana, che porta il nome di uno dei martiri, “Fruttuoso Rodríguez”, nel municipio di San José, in provincia della capitale, si è presentato il primo delegato diretto al VII Congresso della Federazione Studentesca Universitaria (FEU), convocato per il 18-19-20 dicembre prossimo.

Per questo e molto di più, Fruttuoso, Juan Pedro, Machadito e Joe, rinascono nell'opera che sognarono edificare. In Humboldt 7 una targa li ricorda. Ogni 20 aprile lì gli studenti gli rendono tributo con corone di fiori. E vivono nell'incancellabile memoria della Patria grata.