Granma Internacional

ha compiuto 40 anni



 


• Lo leggono ogni mese 500 mila navigatori • Circola in 120 paesi, scritto in sette lingue

 

20 febbraio 2006 M.Comellas

 

GRANMA Internacional ha compiuto 40 anni. Il suo primo numero apparve il 20 febbraio del 1966 in occasione della Prima Conferenza di Solidarietà tra i Popoli di Asia, Africa a America Latina, all’Avana.

 

In quella Conferenza Tricontinentale si incontrarono nella caLa nostra pubblicazione che si chiamava Resumen Semanal de Granma, è nata al calore della Prima Conferenza Tricontinental nel febbraio del 1966. pitale cubana centinaia di dirigenti delle organizzazioni rivoluzionarie, politiche e sociali. C’erano Salvador Allende del Cile, Amilcar Cabral di Capoverde, il guatemalteco Augusto Turiscio Lima, Cheddy Jagan della Guyana, Pedro Medina Silva del Venezuela, Nguyen van Tien del Vietnam del Sud, Rodney Arismendi dell’Uruguay...

 

La Tricontinental, come si chiamò l’incontro, riunì anche molti giornalisti e invitati che ricordavano il rivoluzionario del Marocco, El Medhi Ben Barka, uno dei principali organizzatori ella Trincontinental, sequestrato a Parigi dai servizi segreti del Marocco e poi assassinato, poco prima della riunione internazionale dell’Avana.

 

Fu allora che la direzione di Granma decise di pubblicare giornalmente per tutta la durata dell’incontro, un giornale in spagnolo, inglese e francese, le lingue più comuni tra i partecipanti, con la cronaca del suo svolgimento e della sua ripercussione nel mondo.

 

Dopo aver compiuto con successo la missione, la direzione di Granma  decise di continuare a pubblicare un settimanale normale a due colori, con 12 pagine e il titolo di Resumen Semanal de Granma, da spedire soprattutto all’estero.

 

 

SI RADDOPPIA IL NUMERO DELLE LINGUE

 

 

Durante i primi vent’anni il settimanale aggiunse una quarta lingua: il portoghese, che consolidò la circolazione con migliaia di abbonati individuali o organizzazioni politiche, di solidarietà, studentesche, religiose, di altri gruppi sociali.

 

Il ministero degli esteri di Cuba, da allora invia migliaia di copie a 132 ambasciate cubane nel mondo. Ugualmente il ICAP, l’Istituto Cubano di Amicizia tra i Popoli e la Cubana de Aviación distribuiscono ogni settimana migliaia di copie ai passeggeri; inoltre si mantengono scambi con altre pubblicazioni di 36 paesi.

 

Il profilo del Resumen Semanal in quella prima tappa era la stampa dei discorsi del presidente Fidel Castro, di altri dirigenti, degli editoriali, dei documenti storici e le informazioni delle azioni della Rivoluzione Cubana, per portare la verità su Cuba nel mondo, affrontando le aggressioni, il blocco e le provocazioni di Washington.

 

Questa politica editoriale oggi continua, ma con un corpo e uno stile di redazione propri.

 

I traduttori sono tutti di lingua materna per ogni idioma tradotto ed hanno un livello di cultura universitario con un’eccellente esperienza nella traduzione. Le informazioni internazionali occupano uno spazio speciale soprattutto a proposito degli avvenimenti in America Latina.

 

La diversità del contenuto si completa con le sezioni culturali, sportive, scientifiche, dove specialisti e intellettuali nazionali e di altre regioni del mondo collaborano attivamente.

 

Dopo il 1990, con la scomparsa del campo socialista e della URSS, il settimanale visse le tristi conseguenze, come tutta l’Isola, del doppio blocco e della perdita dei mercati di scambio e della compravendita, includendo la carta indispensabile... nonostante questo, l’adozione di una serie di misure economiche ha permesso di stampare il giornale ogni settimana.

 

Proprio allora si decise di cambiare il nome al giornale, che divenne Granma Internacional, con 16 pagine tabloid e gli abbonamenti iniziarono a costare da 12 dollari precedenti, i 40 CUC attuali.

 

Nelle pagine si incluse la detta pubblicità nobile, la promozione dei servizi di salute con gli annunci delle compagnie aeree di aviazione di Cuba.

 

Nonostante le forti difficoltà del periodo più critico dovuto alla scomparsa del campo socialista europeo, dove si svolgeva la maggior parte delle attività commerciali ed economiche, grazie alla solidarietà e ad un grande sforzo per resistere e vincere, Granma Internacional ha incorporato altre tre lingue: il tedesco, l’italiano e il turco.

 

Oggi è la sola pubblicazione in America Latina che pubblica un’edizione giornalistica regolare in ben 7 lingue.

 

 

CIRCOLA IN 120 PAESI

 

 

Nel 1992 cominciò una modalità nuova: la ristampa della pubblicazione con l’aiuto di amici e organizzazioni politiche, in Argentina, Brasile, Canada, in inglese e francese e in Spagna, Francia, Messico, Turchia e Venezuela. Per varie circostanze e congiunture politiche od economiche in tre casi si interruppe la ristampa.

 

Il settimanale che oggi si distribuisce in 120 paesi includendo le copie che si s’inviano al MINREX e al ICAP e le ristampe, ha una tirata congiunta mensile superiore alle 100 mila copie; a Cuba si commercia solamente negli alberghi per turisti stranieri.

 

 

L’ENTRATA IN INTERNET

 

 


 Nel periodo della crGranma Internacional ha compiuto 40 anniisi economica nazionale, esattamente nel febbraio del 1996, dieci anni fa, avvenne un fatto speciale: Granma Internacional entrò nella rete delle reti, in Internet.

 

Fu la prima pubblicazione cubana a farlo con l’attualizzazione quotidiana in varie lingue e una percentuale di visite che raggiunge cifre superiori alle 500 mila mensili, stando alle statistiche recenti, situandolo tra i mezzi digitali preferiti dai naviganti nella rete ispano americana.

 

I siti Web del quotidiano Granma e di GI, se si sommano, superano il milione di visite al mese.

 

Da molti anni GI viene proposto in due varianti, il settimanale stampato e le edizioni quotidiane in Internet che riflettono quotidianamente gli avvenimenti di Cuba e quel che succede in America Latina, con l’uso di un linguaggio ben comprensibile ai lettori stranieri senza "cubanismi", un quotidiano virtuale autentico, analitico, critico, senza abuso di aggettivi e con una severità guadagnata a meritata dai nostri nemici, gli aggressori terroristi e i sostenitori del blocco, coloro che con tutta giustizia e ragione vengono definiti fascisti e imperialisti.

 

Il settimanale stampato e il digitale hanno ricevuto premi, diplomi e riconoscimenti e, fatto molto importante, l’accettazione dei lettori e dei visitanti di vari continenti.