Avana 14 agosto 2006 - www.granma.cubaweb.cu

 

Dichiarazione del Capitolo Cubano

della rete In Difesa dell'Umanità



La Patria sta vivendo giorni memorabili. I sentimenti del nostro popolo nei confronti di Fidel, il suo desiderio che si ristabilisca il prima possibile, di vederlo ed ascoltarlo, alla nostra testa come sempre, si esprimono nella case, nelle strade, nei centri di lavoro ed in ogni altro luogo. Se i nemici della Rivoluzione avevano bisogno di un’altra prova di unità, fermezza e lealtà, la condotta dei cubani in questi giorni ne ha date in abbondanza. Uomini e donne di tutto il mondo stanno facendo voti per la salute del nostro Presidente, esprimono il loro appoggio alla Rivoluzione ed esigono rispetto per la sovranità di Cuba.

 

L’Amministrazione nordamericana sta portando avanti piani pubblici e piani segreti con la pretesa di mutilare i nostri sogni e seppellire per sempre l’opera e l’esempio della Rivoluzione Cubana. Bush, Condoleezza Rice ed altri alti funzionari imperiali parlano di “assistenza” e “transizioni”. Sono gli stessi che, violando i più elementari principi della legalità internazionale, hanno intrapreso una genocida guerra di conquista contro i popoli dell’Afghanistan e dell’Iraq e che oggi garantiscono l’impunità di Israele, che avanza nel suo progetto di sterminio in Libano e Palestina. Sono gli stessi che tergiversano flagrantemente le loro stesse leggi per mantenere in prigione i Cinque combattenti antiterroristi cubani, che il 12 settembre prossimo compiranno otto anni di ingiusta reclusione.

 

Le organizzazioni ed istituzioni firmatarie di questo documento, raggruppate nel Capitolo Cubano della Rete delle Reti in Difesa dell’Umanità, esprimono la loro gratitudine per i messaggi pervenuti dai più diversi luoghi del mondo. Manifestiamo il nostro più deciso sostegno al Proclama del Comandante in Capo al Popolo di Cuba ed il nostro impegno di lottare fortemente uniti assieme a Raúl ed al Partito.

 

Oggi, medici, educatori ed altri professionisti cubani stanno aiutando a costruire anticipazioni di un altro mondo possibile basato sul rispetto dell’essere umano, l’amore, l’uguaglianza e la giustizia. Contro il fascismo, contro la barbarie, continueremo a difendere la nostra opera, difendendo l’umanità!


Fino alla vittoria sempre!

Vivo Fidel!

Vivo Raúl!

Viva Cuba Libera!

 


Centrale dei Lavoratori di Cuba, Federazione delle Donne Cubane, Associazione Nazionale dei Piccoli Agricoltori, Unione dei Giovani Comunisti, Federazione Studentesca Universitaria, Federazione degli Studenti della Scuola media, Comitati di Difesa della Rivoluzione, Associazione dei Combattenti della Rivoluzione Cubana, Istituto Cubano di Amicizia coi Popoli, Associazione Nazionale degli Economisti di Cuba, Unione dei Giornalisti di Cuba, Casa delle Amériche, Unione degli Scrittori ed Artisti di Cuba, Associazione Fratelli Saíz, Accademia delle Scienze di Cuba, Centri di Educazione Superiore, Unione Nazionale dei Giuristi di Cuba, Unione Nazionale degli Storiografi di Cuba, Società Culturale José Martí, Federazioni Sportive, Capitolo Ecumenico In Difesa dell'Umanità, Movimento Cubano per la Pace.

 

 

  Avana 13 agosto 2006 - P. de la Hoz www.granma.cubaweb.cu

 

 

Intellettuali "In Difesa dell'

Umanità" riuniti a L'Avana

 


La necessità di passare dalla presa di coscienza collettiva all'azione trasformatrice da parte di un nuovo soggetto storico é stata esposta come uno degli imperativi della rete delle reti "In Difesa dell'Umanità", nel corso di un incontro indetto dal Capitolo Cubano nella sede della Casa delle Americhe, a cui hanno assistito i membri dell'Ufficio Politico, Ricardo Alarcón de Quesada, presidente dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare, ed Abel Prieto, ministro della Cultura.

Importanti personalità straniere presenti in questo momento nell'Isola, come l'italiano Gianni Miná, i brasiliani Marilia ed Eduardo Guimaraes e Frei Betto, il portoricano Nelson del Castillo ed il belga Francois Houtart, hanno condiviso, coi loro colleghi cubani, l' esperienze sul lavoro e le prospettive di questo movimento che promuove campagne solidali ed alternative politiche e sociali.

Evocando il tempo trascorso dal momento della fondazione, tre an
ni fa, a Città del Messico, il sociologo e teologo belga Francois Houtart ha richiamato l'attenzione sull'importanza di articolare alternative di cambiamento vitali, a partire dalla piena comprensione della crisi del sistema capitalista.

Miná, co
nosciuto internazionalmente per la sua proiezione mediatica dall'Italia, ha introdotto il tema dell'informazione come strumento di lotta. Ha affrontato tanto l'utilità di apportare, nell'agenda della rete, elementi di giudizio sui problemi più incandescenti  come quella di confutare le distorsioni che propagano, giorno per giorno, i mezzi egemonici di comunicazione.

Una delle battaglie più persistenti che Miná ed altri famosi intellettuali del suo paese sviluppano in questi momenti, consiste nell'ottenere che la giustizia italiana si adoperi contro l'autore intellettuale dell'assassinio del cittadino di quella nazione Fabio Di Celmo. "Lo Stato italiano — ha detto — deve aprire un processo ed ottenere l'estradizione di Luis Posada Carriles che ha ammesso avere assoldato il mercenario che attentò a Fabio in un hotel di L'Avana."

Alarcón si é soffermato sul collegamento con le radio comunitarie ed i mezzi di comunicazione alternativi, commentando l'esperienza del Comitato in Difesa dell'Umanità di Rio de Janeiro nella mobilitazione di diversi attori sociali. Il Presidente del Parlamento ha espresso che gli stessi mezzi cubani potrebbero essere molto più creativi ed agili nella diffusione di informazioni che sono taciute od occultate dalle multinazionali del settore.

E' risultato emozionante, per i partecipanti, assistere al dialogo tra il padre domenicano brasiliano Frei Betto ed il pastore cubano Raúl Suárez, su come molti credenti hanno assunto, in questi momenti, la difesa della sovranità cubana e la denuncia dei pericoli che attendono all'umanità. "È che siamo fratelli in Cristo e fratelli in Castro" ha detto Betto.

Da parte dei membri cubani della rete sono state utili le iniziative di incontri ed azioni esposte da Armando Hart, direttore dell'Ufficio del Programma Martiano; Rubén Zardoya, rettore dell'Università di L'Avana, ed Aleida Guevara March.

Roberto Fernández Retamar, presidente della Casa delle Americhe, reiterò che questa istituzione, per il suo carattere, avrà sempre le porte aperte a chi promuova idee emancipatrici e per la dignità umana.