Nuova sconfitta, nel Parlamento

 

spagnolo, di un altro piano

 

"aznarista" anticubano
 

20 dicembre 2006 - J.Irazabal e P.Montesinos www.granma.cubaweb.cu


L'ossessione del conservatore Partito Popolare (PP) su Cuba ha ricevuto una nuova sconfitta nel Parlamento spagnolo che ha bocciato un altro progetto "made in Usa" degli "aznaristi" contro l'Isola caraibica.

Il Congresso dei Deputati ha bocciato con 165 voti contrari, 132 a favore (tutti del PP) e 17 astensioni una mozione degli "aznaristi" che cercava di concertare una "posizione comune", con la quale pretendeva trascinare e piegare le restanti organizzazioni politiche spagnole nel fallito e vecchio impegno del governo degli Stati Uniti di distruggere la Rivoluzione cubana e trasformare, un'altra volta, la maggiore delle Antille in una colonia nordamericana.

In un atto di grossolana ingerenza nei temi interni di Cuba, il PP ha tentato, nel Parlamento nazionale, senza ottenerlo,  che tutti i partiti appoggiassero una denominata "posizione comune" per sostenere una supposta transizione democratica nell'isola.

La sconfitta mozione anticubana fu battezzata, dal PP, in forma simile alla posizione adottata, vari anni fa, dall'Unione Europea (UE)  rispetto alla nazione latinoamericana e che é divenuta un sonoro fallimento.

Fu precisamente il conservatore, ex governante spagnolo, José María Aznar che, compiendo il mandato di Washington, propose alla UE assumere la "posizione comune" che, fino ad oggi, il Gruppo dei 25 ancora ha, in un via senza uscita, ed ha fatto molto discutere l'Europa per la sottomissione agli Stati Uniti che questa condotta implica.

La rifiutata "iniziativa" del PP fu presentata nel momento in cui l'attuale amministrazione nordamericana dispiega a tutta forza il denominato "Piano Bush", creato da una commissione presidenziale per "assistere ad una Cuba Libera".

Questo piano d'intromissione é tutto un incarico per identificare "azioni addizionali" da porre in essere con l'obiettivo di distruggere la Rivoluzione cubana, non aspettando la sognata caduta del governo dell'isola bensì lavorando, coi mezzi che siano necessari, per ottenerla.

Tra altre cose, stabilisce la figura di un coordinatore della "transizione in Cuba", un proconsole della Casa Bianca chiamato Caleb Mc Carry che, per certo, ha visitato Madrid in varie occasioni, per riunirsi cogli "aznaristi" e con altri dirigenti spagnoli.

Evidentemente, Aznar ed i suoi seguaci del PP continuano schedati e ben pagati da Washington, nonostante, in politica, siano "giocatori" di quarta categoria e detengano una brutta serie di rovesci che ebbero inizio, nel 2004, quando furono detronizzati dal potere in Spagna.