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Esigono giustizia i familiari delle vittime del Crimine di Barbados 20 settembre 2006 - (PL) –
Il 6 ottobre del 1976 un aereo cubana esplose volando nel cielo di Barbados con 73 persone a bordo, di varie nazionalità. Tra i passeggeri c’erano gli sportivi della squadra giovanile di Scherma che ritornavano vittoriosi dal Venezuela.
Tra pochi giorni si ricorderà un nuovo anniversario del fatto atroce e Dora Lidia Garzón, madre di José Ángel Fernández Garzón, uno dei giovani morti nell’attentato ha reclamato di nuovo che si giudichi l'autore intellettuale e confesso di quel crimine, il terrorista Luis Posada Carriles.
Mirtha Gey Pérez, gemella dell'allenatore Santiago Edenio, un’altra vittima, ha chiesto di nuovo al governo di Washington di fare giustizia contro Posada Carriles per quel sabotaggio e di estradarlo in Venezuela, paese da cui il criminale evase da una prigione dov’era rinchiuso per l’azione terrorista.
Le famiglie esigono dal governo degli Stati Uniti che si processi finalmente Posada Carriles per i le sue azioni di terrorismo internazionale e non solo perchè è entrato illegalmente in territorio statunitense.
Questo assassino che riuscì ad eludere la giustizia per l'attentato all'aereo della Cubana di Aviazione nel 1976, forse riavrà la libertà e verrà rilasciato dalla prigione d’Immigrazione di El Paso, in Texas.
I membri dei Comitati di Difesa della Rivoluzione (CDR) a Santiago di Cuba hanno denunciato che mentre succede tutto questo, il governo di Washington mantiene cinque cubani sequestrati nel proprio territorio per aver impedito che si effettuassero azioni di terrorismo contro l’Isola.
Gerardo
Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernan
I Cinque, come
si conoscono internazionalmente, sono detenuti già da otto anni ma il loro
processo d’ appello è sempre in sospeso, con costanti manovre dilatorie. |
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