"Colpiremo un
aero cubano"
4 settembre 2006
– D.F.Mexidor www.granma.cu
Il
10 maggio 2005 sono stati declassificati, dagli Archivi della Sicurezza
dell'Università George Washington, a Washington D.C, importanti documenti
riferiti, tra altri temi, alla carriera nella CIA, dagli anni '60 del passato
secolo, di Luis Posada Carriles ed
all'esplosione di un aeroplano civile cubano con 73 persone a bordo, il 6
ottobre 1976, alle Barbados.
Tale fascicolo mette in luce l'irrefutabile evidenza della partecipazione
diretta di Posada Carriles e di Orlando Bosch all'orrendo crimine, che costò la
vita a tutti i passeggeri e all'equipaggio, e dimostra, inoltre, che il governo
degli Stati Uniti sapeva in anticipo, mediante i suoi servizi speciali, ciò che,
a quel tempo, si stava progettando.
In uno dei documenti, diretto al Sottosegretario nordamericano dell'epoca, Henry
Kissinger, é presente un compromettente commento di Bosch durante una cena di
raccolta fondi, al suo arrivo a Caracas, Venezuela, nel settembre 1976, nel
quale assicurava: "Ora che la nostra organizzazione è uscita, ben ferma, dal
lavoro (assassinio) di Letelier, lavoriamo per
fare alcune altre cose".
A quali "altre cose" faceva allusione Bosch? I dubbi si dissolsero subito.
Giorni prima del sabotaggio, un informatore dell'Agenzia Centrale di
Intelligence (CIA) ascoltò, casualmente, Posada Carriles che si vantava "che
colpiremo un aeroplano cubano ed Orlando (Bosch) ha i dettagli".
A meno di quattro mesi dal sabotaggio, fu molto sintomatica una riunione
celebrata in Bonao, Repubblica Dominicana, l'11 giugno 1976, dove partecipò
l'allora vicedirettore la CIA, Vernon Walters, nella quale si decise la
formazione della Coordinazione delle Organizzazioni Rivoluzionarie Unite (CORU),
"un'organizzazione terroristica antiCastro composta da cinque gruppi
anticastristi" come, anni dopo, ha rivelato un documento segreto declassificato.
Il CORU, una diabolica creatura di morte, fu diretta, ai suoi inizi, da Orlando
Bosch e derivò dalla fusione dei gruppi terroristici Azione Cubana, il Movimento
Nazionalista Cubano, il Fronte Nazionale di Liberazione Cubano, l'Associazione
dei Veterani della Brigata 2506 della Baia dei porci ed il Movimento 17 Aprile.
Non tardò ad entrare in azione. Verso la fine del mese di giugno '76, la CIA
cominciò a registrare che "un gruppo dell'esilio, capeggiato da Bosch,
progettava mettere una bomba in un volo di Cubana di Aviazione tra Panama e
L'Avana". Sapevano, anche, da parte di una fonte dell'FBI, che in precedenza si
era tentato di far esplodere un'altra aero, ma che la bomba non detonò.
Tuttavia, in un secondo complotto, in Giamaica, riuscirono a collocare gli
esplosivi in una delle valigie, che però esplose prima che fosse messa dentro
l'aereo.
Per non pochi esperti, quello delle Barbados, fu il risultato di un crimine
provato. Verificandosi i fatti, non c'é da stupirsi che il CORU rivendicasse la
paternità di quanto successo, come parte di quelle "alcun altre cose" che fecero
dopo l'assassinio di Letelier e che furono annunciate, con anticipo, da Bosch
nella cena venezuelana.
Tuttavia dispacci stampa, della scomparsa agenzia UPI, affermarono,
inizialmente, che fu un'auto denominata organizzazione Condor quella che
pianificò ed eseguì il sabotaggio. Il CORU, nel 1976, faceva parte della
strategia dell'Operativo Condor
che stava al suo apogeo in America Latina. Orlando Bosch mantenne sempre
connessioni con la DINA cilena e con tutte le dittature e governi della regione.
Indubbiamente quella dell'aereo della Cubana fu anche parte di quella grande
operazione Condor.
Nei documenti declassificati sono stati rivelati parte di quei vincoli. In uno
dell'FBI si confermava il patto tra l'ex presidente venezuelano Carlos Andrés
Pérez e il menzionato criminale.
"Di accordo con (omissis) - segnalava il testo - il presidente venezuelano
Carlos Andrés Pérez si dice che ha simpatia per Bosch e gli ha permesso di
viaggiare liberamente e sollecitare fondi per tutto il paese con l'accordo che
il Venezuela non fosse utilizzato come base di operazioni o luogo di rifugio. Si
riporta che Bosch promise non implicarsi in attività terroristiche finché stava
in Venezuela e ricevette,da parte di Pérez, un regalo, come contribuzione, di
500 dollari".
Successivamente,
i sicari Freddy Lugo e Hernán Ricardo, legati in affari, riguardanti un'agenzia
di sicurezza che Posada Carriles aveva installato in quella nazione, commisero
il crimine nelle Barbados.
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