del terrorismo
M.Castaneda 7 febbraio 2006 (PL)
La veglia durerà per 24 ore davanti alla SINA, l’Ufficio d’Interesse degli USA all’Avana, ha annunciato Carlos Alberto Cremata, presidente del Comitato dei Familiari delle vittime di un aereo della Cubana de Aviacion che scoppiò involo per una bomba terrorista posta a bordo.
Luis Posada Carriles si è vantato d’essere l’autore di questa azione.
I 138 grandi ritratti sono stati portati da giovani, bambini, lavoratori, madri a anziani, ha segnalato Cremata, il cui padre è morto nell’azione criminale.
L’omaggio e la denuncia sono state testimoniate in prima persona dal leader della Rivoluzione, Fidel Castro, con i familiari delle vittime e dei Cinque Eroi prigionieri politici dell’Impero.
Il primo oratore del pomeriggio è stato il Reverendo Rául Suarez, direttore del Centro Memoriale Martin Luther King Jr., che ha dedicato le sue prime parole di solidarietà alla famiglia King per la morte recente di Coretta, la vedova del Reverendo King e leader afro-nordamericano.
Il Reverendo Suarez ha ricordato d’aver partecipato alle manifestazioni del popolo cubano contro il terrorismo assieme a Giustino di Celmo, padre del giovane italiano Fabio di Celmo, morto per lo scoppio di una bomba posta in un albergo dell’Avana e a Iraida Malberti, la vedova di una delle vittime di Barbados.
“Ero là perchè sono da sempre e sarò sino alla fine, pastore del mio popolo”!
Il pastore cristiano ha definito “un oltraggio alla memoria del dottor King” le recentí provocazioni della Sezione d’Interesse degli USA ed ha assicurato che non riflettono sicuramente il sentimento del popolo dell’Unione; egli ha fatto alcuni esempi, riferendosi al prossimo viaggio a Cuba del Presidente e Primate della Chiesa Episcopale degli Stati Uniti per una visita pastorale.
Suare ha detto che è cosciente che le ultime misure dell’amministrazione Bush incrementano l’impatto del blocco che va condannato fermamente perchè è eticamente inammissibile.
Il Reverendo ha aggiunto che il Consiglio delle Chiese di Cristo negli Stati Uniti ha inviato una lettera alla segretaria di stato Condoleezza Rice, esigendo giustizia per i Cinque.
Molto commosso il pastore ha denunciato, segnalando col dito verso l’edificio della SINA: “Voi avete soffrire molto il mio popolo, ma questa sofferenza si è trasformata in amore redentore e per questo il popolo cubano è l’esempio più nobile di solidarietà a favore della vita, e questo è il risultato più grande della Rivoluzione cubana”!
Poi è stata letta una lettera dei Cinque Eroi indirizzata al popolo nordamericano, nella quale i Patrioti riaffermano la loro profonda certezza di non aver mai messo in pericolo la sicurezza degli Stati Uniti, ma d’aver contribuito alla difesa della popolazione cubana.
Irma Sehwerert, madre di René González, uno dei Cinque ha denunciato a sua volta dalla Tribuna quanto, per i familiari di questi Cinque giovani e di tutti quelli delle vittime del crimine di Barbados, è crudele e disumana la politica di Bush coni suoi discorsi pieni di menzogne.
“Bush parla di pace e di lotta contro il terrorismo, ma offre rifugio e protezione nel suo territorio al maggior terrorista dell’emisfero occidentale: Luis Posada Carriles”!
“Io denuncio la falsa morale dell’amministrazione Bush ed esigo immediata libertà per i Cinque”! ha concluso.
Carlos Alberto Cremata ha letto una lettera aperta indirizzata al popolo nordamericano nella quale ha ricordato che nell’ottobre di questo 2006 si compiranno 30 anni dal crimine in cui suo padre perse la vita.
“Sono 30 anni d’impunità degli assassini, uno schiaffo al dolore inflitto ai nostri cuori feriti per l’eternità! Posada Carriles, come Bin Laden, è stato addestrato dalla CIA ad uccidere” ha sottolineato Cremata, che ha fatto riferimento a documenti resi pubblici dal FBI nel maggio del 2005, dove tra molti aspetti, si è posto in luce che il governo nordamericano sapeva che Posada Carriles e Orlando Bosch stavano preparando un attacco terrorista contro un aereo di Cuba.
“La nostra è una lotta per la giustizia: noi chiamiamo tutte le persone oneste e di buona fede del mondo e ci appelliamo alla sensibilità del popolo nordamericano perchè impedisca che si liberi un tale terrorista”!
Cremata ha poi citato alcuni versi scritti dall’Eroe Nazionale José Martí dedicati agli studenti cubani di medicina fucilati, innocenti, nel 1871 dalle autorità spagnole: “Cadaveri amati che foste della Patria mia...”
Al suono delle note del silenzio sono state innalzate le bandiere a lutto, nere con la stella solitaria al centro in segno di lutto e di dolore e immediatamente è iniziata la veglia popolare di fronte all’Ufficio d’Interesse, con i grandi ritratti di 138 delle vittime del terrorismo contro Cuba.
|
|