Tribuna
Antimperialista • Manifestazione di protesta contro le provocazioni a Porto Rico
11 marzo 2006 (GI)
La delegazione cubana al Classico Mondiale di Baseball ha presentato un’energetica protesta a Porto Rico, per le azioni di un gruppo di elementi controrivoluzionari durante la partita tra le squadre di Cuba e Olanda nella notte di giovedì 9 .
La denuncia è stata presentata al Comitato Organizzatore del Classico, dove la squadra cubana ha chiesto che s’impedisca agli elementi nemici di Cuba di utilizzare i giochi del Classico Mondiale per apparire, con cartelloni con insulti contro la Rivoluzione, davanti alla telecamere internazionali con la protezione della polizia locale.
I membri del Comitato Organizzatore e la Direzione delle Delegazione di Cuba hanno tenuto una riunione ed hanno chiesto che l’Organizzazione del Classico Mondiale adotti misure che impediscano questo genere di azioni durante la partite.
In caso contrario i cubani hanno sottolineato che prenderanno le misure che ritengano pertinenti.
Il quotidiano Granma ha pubblicato una nota in accordo con il giornale di Porto Rico “Primera Hora,” nella quale ha spiegato come sono avvenuti i fatti.
Due fanatici non identificati hanno portato dei cartelloni con frasi offensive contro il Comandante in Capo Fidel ed hanno scambiato alcune frasi con i rappresentanti della delegazione cubana che ha richiesto l’intervento della polizia municipale.
Ci sono stati momenti di tensione ed è stato deciso di consegnare i fanatici alla polizia locale e di ritirare i delegati cubani.
Il giornale di Porto Rico ha fatto capire che l’attuazione della polizia boriqua, così come le autorità del paese sede, hanno violato gli accordi presi con Cuba per evitare le provocazioni da parte dei nemici della Rivoluzione nell’ambito delle gare.
Da molto tempo le autorità di Porto Rico onoravano il loro spirito olimpico e non permettevano che azioni simili macchiassero lo svolgimento brillante delle gare sportive e tanto meno che si dubitasse della loro capacità nel prevenirle. Non sono più capaci di farlo, forse?
Granma ha definito la provocazione un vigliacco insulto al Classico Mondiale di Baseball, mentre la delegazione cubana ha espresso un’eccezionale dignità dentro e fuori dal terreno, annichilando i nemici che vogliono vedere perdere la squadra dell’Isola.
I giocatori di Cuba hanno vinto in maniera brillante, anche la seconda partita della prima eliminatoria.
MANIFESTAZIONE DI PROTESTA
Nel Bosco delle Bandiere si sta svolgendo una manifestazione per protestare contro le ciniche provocazioni contro rivoluzionarie avvenute durante la partita di Cuba nel Classico Mondiale di Baseball con la complicità e l’appoggio delle autorità federali degli Stati Uniti, delle autorità statali e della polizia di Porto Rico. Uno delle prime voci è stata quella di Edwin González, delegato della Missione di Porto Rico all’Avana che ha espresso l’indignazione provata di fronte all’attuazione della polizia e delle autorità del loro paese che lotta ancora per l’indipendenza.
Hanno partecipato alla manifestazione di protesta e di cultura hanno partecipato José Ramón Fernández Álvarez, presidente del COC; Christian Jiménez Molina, presidente del Inder; Julio Martínez, segretario generale della UJC, molte glorie dello sport di Cuba (Fabio Ruiz, Ana Fidelia, Javier Sotomayor per esempio; il consiglio di direzione del INDER al completo; gli studenti e i professori della scuola superiore di scienze sportive, 4 squadre di baseball di Cuba e una grande folla.
Hanno parlato, intervallati da canzoni,
cori e danze, Tomás Herrera Martínez, presidente della Commissione di
Attenzione agli atleti, che ha condannato i fatti avvenuti, e varie glorie dello
sport cubano e del baseball in particolare tr agli altri oratori. |
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