La patata bollente passa

di mano in mano

Il giudice Martínez, il governo degli USA e Posada Carriles

 

 

7 novembre 2006 -  www.granma.cu

 

 

Una decisione del 2 novembre, divulgata venerdì 3, del Giudice Philip Martínez di El Paso (Texas) ha concesso un nuovo periodo di tempo al governo federale, cioè sino al primo febbraio del 2007, per presentare le ragioni della detenzione di Posada Carriles.

 

Il Giudice Martinez sostiene che i tribunali danno deferenza all’esecutivo negli affari vincolati alle relazioni estere del paese.

 

Egli ha inviato un chiaro segnale al governo: "Sempre e quando gli Stati Uniti certificheranno Posada Carriles come una persona la cui liberazione avrà conseguenze dannose per le relazioni estere, il tribunale darà deferenza a questa certificazione" ha detto a Cubadebate l’avvocato Josè Pertierra che rappresenta il governo del Venezuela nel processo d’estradizione del terrorista, responsabile dell’esplosione di un aereo in volo, nell’ottobre del 1973, nella quale morirono 73 persone innocenti.

 

"Io credo che il giudice abbia sfidato gli Stati Uniti perchè alla fine facciano quello che devono fare se vogliono mantenere detenuto Posada. Certificarlo se non come terrorista, come chi la cui liberazione avrebbe conseguenze avverse per le relazioni estere della nazione", ha sostenuto Pertierra.

 

Questo implica che gli USA devono presentare prove, in tribunale, che vincolino Posada Carriles con il terrorismo. Non credo che una semplice lettera come quella inviata lo scorso 5 ottobre a Posada Carriles sia sufficiente per sostenere questa accusa", ha detto l’avvocato.

 

Nel nuovo ordine di cinque pagine il giudice Martínez avverte che non si pronuncerà sulla petizione "habeas corpus" chiesta dall’avvocato del terrorista Posada Carriles e nemmeno sulla raccomandazione di liberazione del criminale realizzata dal magistrato Norbert Garney, se non dopo 90 giorni, che si compiranno il primo febbraio del 2007.

 

Secondo il documento il tribunale di El Paso riconosce che Posada Carriles è stato detenuto per più di sei mesi dopo il termine dell’ordine di espulsione e questo supera ampliamente il periodo imposto alla Corte Suprema come "presunto ragionevole" per espellere dal paese una persona deportabile, sostiene il giudice Martínez.

 

I regolamenti che implementano la decisione della Corte Suprema autorizzano il Dipartimento di Sicurezza a detenere una persona deportabile per un periodo più esteso di sei mesi, sempre e quando la si certifichi come qualcuno la cui liberazione avrebbe conseguenza avverse per le relazioni estere del paese, ha sottolineato ancora.

 

Secondo l’ordine del giudice il Dipartimento di Sicurezza ha iniziato il processo di certificazione il 5 ottobre e questo richiede consultazioni con il Dipartimento di Stato e la raccomandazione della Segreteria di Stato.

 

La raccomandazione precedente del magistrato Garney non contemplava questo processo di certificazione, perchè il Dipartimento di Sicurezza non lo aveva iniziato sino al 5 ottobre, ma adesso che questo processo è iniziato, la petizione di "habeas corpus" di Posada dev’essere considerata in questo contesto, ha specificato il giudice Martínez.

(Cubadebate)