Chiesta l’estradizione del terrorista

 

Posada Carriles in Venezuela

 

 

23 novembre 2006 - www.granma.cu

 

 

Il giurista messicano Eduardo López ha affermato all’Avana in un'intervista che è un crimine il rifiuto d’estradizione in Venezuela da parte degli Stati Uniti del noto terrorista internazionale Luis Posada Carriles.

 

“Se inoltre gli concederanno la cittadinanza statunitense invocando precetti della Legge Patriottica di quel paese, sarà una vera provocazione contro l'umanità”, ha dichiarato questo professore universitario dell'Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM).

 

López, che sta partecipando all’VIII Congresso Internazionale di Scienze Penali, ha segnalato che l'amministrazione di George W. Bush sta commettendo una flagrante violazione delle norme della comunità internazionale e di un accordo firmato con la nazione sud-americana.

 

“L’atteggiamento del governo nordamericano è perverso e corrotto ”, ha condannato l'avvocato, sottolineando la doppia morale incorreggibile di Bush, che protegge nel suo territorio un terrorista internazionale.

 

Posada Carriles è reo confesso dell'esplosione di un aereo cubano in volo con 73 persone a bordo, tutte morte, nel 1976 e di una catena di attentati dinamitardi nel 1997 avvenuti all'Avana, nei quali perse la vita un turista italiano.

 

Il professore universitario dell'UNAM ha ricordato che Cinque antiterroristi cubani sono reclusi negli Stati Uniti da otto anni perchè tentavano di ostacolare la guerra sporca contro la Rivoluzione organizzata dai gruppi anticubani del sud della Florida.

 

“Credo sia molto difficile, per non dire impossibile che Posada Carriles venga estradato, come esige il Diritto Internazionale”, ha affermato López, riferendo che si tratta di un problema di principio, un concetto molto lontano dalla condotta del presidente Bush”.
 

 

 

 

E’ antigiuridico concedere a Posada

 

Carriles la cittadinanza statunitense

 

● Si sta riunendo l’VIII Congresso Internazionale di Scienze Penali

 

22 novembre 2006 -  L.P.Navarro www.granma.cu

 

 

Rafforzare la cooperazione mondiale nella lotta contro la corruzione, il narcotraffico, il terrorismo e il traffico illegale di persone è quel che chiedono i più di 200 delegati di una ventina di paesi partecipanti all’VIII Congresso Internazionale di Scienze Penali 2006, nel quale Juan Escalona Reguera, procuratore generale della Repubblica, ha denunciato il carattere antigiuridico delle manovre legali per concedere la cittadinanza statunitense all’assassino confesso Luis Posada Carriles.

 

In questo foro, che è cominciato martedì nel Palazzo delle Convenzioni,  Escalona si è riferito agli innumerevoli ricorsi giuridici appoggiati da Washington per eludere la richiesta d’estradizione di Posada presentata dal Venezuela.

 

Ha sottolineato che le modalità dei cosiddetti delitti transnazionali non solo legate unicamente allo sviluppo tecnologico, ai rapporti economici o al turismo, ma anche alle condizioni di vita che degradano la dignità umana e costituiscono fattori determinanti del delitto.

 

Escalona Reguera ha sottolineato la necessità di incrementare la cooperazione per far fronte ai delitti transnazionali.

 

 

Gli USA rimandano l'estradizione del terrorista in Venezuela        

 

 

I molteplici sotterfugi che gli Stati Uniti utilizzano per rimandare l’estradizione in Venezuela del noto terrorista internazionale Posada Carriles sono stati denunciati dal Procuratore Generale della Repubblica di Cuba, Juan Escalona Reguera.

 

Concedere la cittadinanza nordamericana o porlo in libertà sarebbe scandalosamente contraddittorio e antigiuridico, ha sostenuto Escalona Reguera di fronte ai circa 200 delegati di varie nazioni che partecipano al Congresso Internazionale di Scienze Penali, all’Avana.

 

Il giurista ha ricordato la storia del criminale d’origine cubana ed ha sottolineato come i suoi avvocati continuano a fare manovre per ottenere la sua naturalizzazione negli USA e impedire la sua estradizione o la deportazione.

 

Posada Carriles è autore - reo confesso - di un attentato a un aereo civile cubano, avvenuto nel 1976, nel quale morirono 73 persone tra le quali tutta la squadra giovanile di scherma di Cuba.

 

Il Venezuela reclama l’estradizione del delinquente che è fuggito dalla giustizia di questo paese, evadendo nel 1985.

 

Tra le molte azioni criminali di Posada vanno ricordate l’addestramento e il rifornimento di esplosivi a mercenari d’origine centro americana che hanno collocato varie bombe negli alberghi dell’Avana: in una di quelle azioni terroriste morì un giovane turista italiano, Fabio di Celmo, nel 1997.

 

Tre anni dopo il presidente Fidel Castro denunciò la presenza di Posada Carriles e altri complici, che stavano organizzando una attentato contro la vita del leader cubano, a Panama.

 

Mireya Moscoso, allora presidentessa di Panama, ha però concesso un indulto a Posada e ai suoi complici nel 2004 e questo gli ha permesso d’uscire dal carcere ed entrare poi illegalmente in territorio nordamericano.

 

Ora  Posada Carriles è detenuto in un centro per immigrati alla frontiera, da dove potrebbe uscire in tempi brevi su richiesta dei suoi avvocati, senza un’accusa per le sue azioni di terrorista.

 

Escalona Reguera ha affermato che mentre succede tutto questo, i Cinque patrioti antiterroristi cubani sono reclusi da otto anni per aver evitato atroci azioni criminali contro il loro popolo, organizzate dalla Florida con la complicità delle amministrazioni successive, una dopo l’altra, di Washington.

 

“Questo controsenso permette una sola considerazione possibile: il governo degli Stati Uniti protegge i terroristi della destra più reazionaria anticubana con i quali ha sempre avuto un’intima collaborazione di più di 45 anni”, ha dichiarato il Procuratore Generale della Repubblica di Cuba, sostenendo che i delitti transnazionali come le azioni di terrorismo, condannate duramente dall’intera umanità, si possono anche prevenire.