Un altro complice di Posada si

porta i suoi segreti nella tomba

Alcuni anni fa disse: "se dico quello che so su Dallas e la Baia dei Porci si scatenerebbe il più grande scandalo della storia degli Stati Uniti"

1 novembre 2006 -  J.G.Allard www.granma.cubaweb.cu

 

 

Rafael “Chi Chi” Quintero, a sinistra, con Lino Fernández, in Miami, 1996, entrambi ex mercenari del MRRUno dei maggiori complici di Luis Posada Carriles nello scandalo di Ilopango, anch'egli ufficiale della CIA di origine cubano, Rafael "Chi Chi" Quintero Ibarbía, ha esalato, a 66 anni, il suo ultimo soffio di vita il 1 ottobre a Baltimora (Maryland).

Tanto grande era la sua complicità con Posada, i Bush e la mafia terrorista, che fu un ufficiale della CIA, Félix Rodríguez Mendigutía — lo stesso che ordinò la morte del Che — che personalmente si é incaricato del suo elogio funebre, a Miami.

Nato nella città di Camagüey il 16 settembre 1940, "Chi Chi" Quintero fu reclutato dalla CIA a 20 anni, quando frequentava i nascenti gruppi terroristici che l'Agenzia creava a L'Avana e dove si riunivano elementi della destra annessionista. Come Carlos Alberto Montañer, arriva alla CIA per il suo legame con il Movimento di Recuperazione Rivoluzionario (MRR).

Nel 1960 Quintero fu tra i primi franchi tiratori contrattati da Robert Maheu ed i capi mafia Sam Giancana e Johnny Roselli  per attentare contro il Presidente cubano.

Era già stato reclutato da George Bush, padre, allora ufficiale della CIA, per la truppa di sicari dell'Operazione 40, sviluppata parallelamente e come parte della fallita invasione di Playa Girón.

Lì partecipò ad azioni con un numero di delinquenti i cui nomi sono oggi sinonimo di terrore: Orlando Bosch, Virgilio Paz, José Dionisio Suárez, Antonio Veciana, i fratelli Novo Sampoll, Gaspar "Gasparito" Jiménez Escobedo, Nazario Sargent e José Basulto.

Tra il 1962 e il 1965, Quintero fu uno degli ufficiali più attivi della stazione CIA JM/WAVE, quando sotto la direzione di Theodore Shackley sviluppò, proprio da Miami, un miliardario piano di aggressioni contro Cuba. Lì organizzava operazioni di infiltrazione e sabotaggio con Thomas Clines, Frank Sturgis e Porter Goss che, poco tempo fa, fu a capo proprio dell'agenzia nordamericana di Intelligence.

Vari esperti lo situano a Dallas quando fu assassinato Kennedy.

Quintero, durante la guerra del Vietnam,  fu con Shackley e Rodríguez, della squadra che realizzò l'Operazione Phoenix che torturò ed assassinò circa 20000 vietnamiti. Dopo il trio si trasferì in Laos dove sviluppò un prospero commercio di traffico di oppio.

Anni più tardi, Quintero riapparve al fianco del tenente generale di Aviazione a riposo, Richard Secord, che assisteva il colonnello North in quello che si trasformerà, in America Centrale, nello scandaloso traffico di droga per armi contro i sandinisti. In una lunga confessione all' FBI, la cui esistenza fu rivelata dal giornalista nordamericano Robert Parry, Posada racconta come fu contattato da Rafael "Chi Chi" Quintero, per lavorare con Félix Rodríguez nella base salvadoregna di Ilopango.

Il terrorista che la CIA aveva tirato fuori dalla prigione venezuelana, spiegò come Quintero pagava 3000 dollari al mese oltre a rimborsare tutte le spese e fornirlo con falsi documenti di identità a nome di Ramón Medina.

Secondo le sue confessioni all'FBI, alla scoperta del complotto, il terrorista latitante comunicò direttamente col colonnello James Steele, il capo militare nordamericano di più alto rango in El Salvador. Subito in quel paese arrivò Rafael Quintero per determinare le misure che dovevano prendersi per cancellare le tracce del complotto.

Non per gusto Quinterò dichiarò, alcuni anni fa, che se non gli fosse stata concessa l'immunità egli era pronto a testimoniare: "su Dallas e la Baia dei Porci e si scatenerebbe il più grande scandalo della storia degli Stati Uniti".

Non si sa se ha lasciato memorie scritte, qualche libro incompiuto o alcuna registrazione segreta, come pretendono aver fatto Posada ed Orlando Bosch.

L'inerzia complice dell' FBI davanti ad uno scandalo tanto enorme come il vincolo dei Bush in una lunga catena di attività terroristiche, mostra fino a che punto è grande il peso della CIA nel sistema giudiziale e politico nordamericano.

Se il clan Bush scommette sulla sparizione fisica dei testimoni per evitare di rendere conto dei suoi atti, può, per certo, sentire qualche sollievo con la morte di "Chi Chi" Quintero, un altro degli attori principali del complotto terroristico nordamericano contro Cuba.