La complicità degli Stati Uniti con il terrorismo
2 ottobre 2006 - www.granma.cu
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La complicità di Washington con il terrorismo è stata posta in evidenza con l’elencazione delle denunce vincolate al caso di Luis Posada Carriles, evaso dalla giustizia in Venezuela e detenuto solo per irregolarità migratorie negli Stati Uniti.
Vari familiari delle vittime dell’aereo della Cubana de Aviación, esploso in volo 30 anni fa per lo scoppio d’una bomba, hanno segnalato che il comportamento delle autorità nordamericane sembra una concessione della patente di corso per azioni di quel genere.
Camilo Rojo, coordinatore del Comitato dei Familiari delle Vittime del Crimine di Barbados, ha ricordato che il governo degli USA conosceva i piani di Posada Carriles per far esplodere l’aereo cubano.
“Al di là del dolore per le perdite personali, ha detto Camilo, noi ci sentiamo obbligati a levare le nostre voci per far sapere a tutti che la Casa Bianca protegge i terroristi, coloro che hanno fatto soffrire migliaia di famiglie. Noi reclamiamo una giustizia trasparente e che si pongano i criminali dove loro corrisponde, per i delitti che hanno commesso e non solo per una semplice accusa d’entrata illegale nel territorio nordamericano”.
Il Venezuela ha chiesto l’estradizione del terrorista evaso da una prigione di questa nazione che ha l’avallo dei trattati esistenti in materia con l’amministrazione di Washington.
Camilo Rojo fa parte di una delegazione che include anche alcuni familiari dei Cinque combattenti antiterroristi cubani, prigionieri negli USA.
Il gruppo dei rappresentanti cubani si trova in Venezuela in occasione della Giornata di Solidarietà Mondiale per la Liberazione dei Cinque.
Le autorità municipali metropolitane, i funzionarti della sede diplomatica di Cuba a Caracas e il pubblico in generale hanno partecipato alla collocazione di una corona di fiori davanti alla statua di Simón Bolívar nella piazza con lo stesso nome.
I rappresentanti cubani stanno svolgendo un’agenda di lavoro negli stati di Falcón e Anzoátegui, dove incontreranno esperti giuridici, autorità locali e parteciperanno alla creazione di organizzazioni di solidarietà, tra le molte attività.
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