Gli USA non hanno mai accusato Posada Carriles di terrorismo 14 settembre 2006 - R.Pages,A.Nunezwww.granma.cu
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Un magistrato federale nordamericano ha emesso un documento lo
scorso 11 settembre nel quale propone di liberare il terrorista Posada Carriles, non avendo trovato un paese dove estradarlo, dopo aver consultato 9 nazioni.
La crudele decisione è stata commentata da Ricardo Alarcón, presidente del Parlamento di Cuba, alla stampa accreditata nel XIV Summit dei Paesi non Allineati, che si svolge all’Avana. All’incontro erano presenti parenti delle vittime dell’esplosione di un aereo cubano davanti alle coste di Barbados e di altri attentati.
Il governo USA non ha mai accusato Posada Carriles di essere un terrorista e lo ha trattato come un immigrante illegale, ma esistono sufficienti evidenze e documenti declassificati che confermano la sua partecipazione ad innumerevoli crimini, ha denunciato.
Bush ha detto che lo Stato che protegge un terrorista è altrettanto colpevole del soggetto che compie tali atti, ma le sue parole vengono smentite dal comportamento della sua Amministrazione nei confronti del caso di Posada Carriles.
Liberando Posada Carriles e ignorando la richiesta di estradizione del Venezuela per processarlo per il crimine di Barbados (Posada fuggì dal carcere di quella nazione sudamericana), il governo di Bush viola l’articolo 7 dell’Accordo di Montreal secondo il quale il paese che non conceda l’estradizione a colui che abbia attentato contro un aereo civile, lo deve processare. Va contro, ironicamente, ad un accordo internazionale per condannare coloro che commettono terrorismo con esplosivi, ha enfatizzato Alarcón.
A proposito dell’impunità della quale ha sempre goduto Orlando Bosch, il Presidente del Parlamento cubano ha ricordato le sue numerosissime apparizioni in tv per vantarsi dei suoi crimini e mostrare il suo razzismo e disprezzo per la vita di esseri umani innocenti.
Ha aggiunto che, per quanto riguarda il caso di Posada, l’Amministrazione Bush inganna costantemente l’opinione pubblica con l’obiettivo finale di rimetterlo in libertà e dargli la possibilità di risiedere in territorio nordamericano, come fece Bush padre con Orlando Bosch.
Rispondendo alla domanda di un collega ecuadoriano, Alarcón ha esortato i giornalisti a investigare i sospetti da sempre esistiti attorno alla morte in incidenti aerei degli ex presidenti Jaime Roldos (Ecuador) e Omar Torrijos (Panama).
Ha ritenuto insultante per i latinoamericani l’applicazione della legge di Ajuste Cubano che, per sovvertire il nostro processo rivoluzionario, privilegia l’ingresso di immigranti cubani, mentre vengono perseguiti ed espulsi gli immigranti di altre nazioni.
Ha segnalato che sulla base dei dati
attualmente a disposizione Cuba, dalla seconda posizione che occupava nel 1958
in materia di emigrazione verso gli Stati Uniti oggi, nonostante le
possibilità offerte da legislatori di quella nazione come la detta legge
assassina, è passata all’8ª posizione tra i paesi della regione.
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