Nuove manovre di
Washington per
proteggere Posada Carriles
Avana 24 marzo 2006 - GI -
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I relatori del popolare programma radio-televisivo cubano Tavola Rotonda hanno denunciato che il Governo degli Stati Uniti pretende di ripulire il dossier sulle attività terroristiche di Luis Posada Carriles.
I partecipanti hanno svelato le manovre dell’Amministrazione nordamericana, che sta cercando di far testimoniare Posada Carriles nel processo celebrato a Miami contro il terrorista Santiago Alvarez Magriñat.
Washington sta tentando di dare una certa credibilità civica al suo protetto, certificando la sua capacità di testimoniare e creare così una falsa immagine di persona onesta e credibile, in quanto partecipante come testimone in un processo federale, ha puntualizzato l’analista Renato Recio.
Il trasferimento a Miami costituisce anche un tentativo di trasferire il caso di Posada Carriles in questa località, proclive agli interessi della mafia anticubana.
Alvarez Magriñat e due dei suoi complici sono stati arrestati nella città di Miami dalla polizia statunitense, che ha sequestrato loro armi automatiche, mitragliatrici, lanciagranate, granate, silenziatori, esplosivi al plastico, migliaia di munizioni e documenti falsi.
Magriñat è una vecchia conoscenza di Posada Carriles ed è lo stesso uomo che infiltrò un commando a Cuba per far saltare in aria il cabaret Tropicana. Partecipò anche al complotto per assassinare il Presidente Fidel Castro a Panama e dopo che quattro terroristi partecipanti al fatto (fra i quali Posada Carriles) vennero arrestati, raccolse fondi da utilizzare per la corruzione e per difendere i criminali.
Reinaldo Taladrid, un altro dei relatori, ha concluso: come può essere definito serio un processo dove un terrorista viene citato per squalificare un testimone della Procura?
Washington vuole evitare ad ogni costo che Posada Carriles venga giudicato e condannato e le autorità d’immigrazione del paese stanno proteggendo questo criminale, recluso in un centro di detenzione del servizio d’immigrazione del Texas.
La Casa Bianca ha eluso la richiesta d’estradizione di Posada formulata dalla Repubblica Bolivariana del Venezuela.
Gli USA stanno cercando di trovare un paese che accetti di riceverlo e garantisca di non intraprendere alcuna iniziativa giudiziaria nei suoi confronti.
La Casa Bianca non ha ancora trovato un rifugio definitivo per Posada né ha ancora trovato il modo di perdonarlo, ha puntualizzato nella Tavola Rotonda la giornalista di ‘Juventud Rebelde’, Juana Carrasco.
Gli organismi federali nordamericani d’immigrazione hanno detto NO all’estradizione immediata di Posada Carriles in Venezuela.
Questa decisione dell’Amministrazione del presidente George W. Bush è stata diffusa dagli organi di stampa una settimana prima della scadenza fissata per il pronunciamento sullo stato di custodia legale dell’accusato d’origine cubana.
Il terrorista è autore intellettuale della provocata esplosione in pieno volo di un aereo della ‘Cubana de Aviación’ di fronte alle coste delle Barbados nel 1976, che provocò 73 morti.
È reclamato dalla giustizia venezuelana per questo crimine, da quando fuggì da un carcere della nazione sudamericana dopo essere stato accusato.
Posada è coinvolto anche nell’organizzazione (tra le altre azioni di assassinio, tortura e terrore) di attentati con bombe contro alberghi de L’Avana compiuti nel 1997, che causarono la morte di un turista italiano e seri danni materiali.
Andrés Gómez, giornalista residente a Miami, ha dichiarato alla Tavola Rotonda che il Governo degli Stati Uniti sarebbe intenzionato a mantenere detenuto per un certo tempo Posada Carriles, per poi liberarlo come avvenne con un altro criminale matricolato, Orlando Bosch.