Caracas, 18 maggio 2006

 

Washington sta

proteggendo
Posada Carriles

 

● Ha assicurato l’avvocato Pertierra

 

Ci sono alcuni terroristi che agli USA piacciono e uno di loro è Luis Posada Carriles, il Bin Laden dell’America Latina, ha assicurato l’avvocato José Pertierra, che rappresenta il Venezuela nel caso. Durante un’intervista con la catena internazionale Telesur, con sede a Caracas, Pertierra ha segnalato che non aver preso una decisione sull’estradizione di Posada Carriles dimostra che Washington "protegge questo tipo di persone che fanno i lavori sporchi".

 

"Gli USA non hanno voluto compiere i passi necessari in conformità con la legge nordamericana ed i trattati internazionali affinché si faccia giustizia con i diversi casi per i quali viene accusato Posada, ha ribadito il giurista.

Ha affermato che, dopo la detenzione del terrorista internazionale, le autorità nordamericane lo hanno protetto dalla giustizia del Venezuela, dalla quale è fuggiasco dopo essere stato accusato di aver concepito e ordinato nell’ottobre del ’76 il sabotaggio di un aereo cubano, fatto esplodere in pieno volo con 73 persone a bordo.

 

Pertierra ha reiterato che gli USA non hanno voluto dare risposta alla richiesta di estradizione e che avevano davanti a loro solo due opzioni: estradarlo o processarlo. "Hanno deciso di detenerlo con accuse amministrative d’immigrazione. Questo dimostra che non sanno cosa fare".

 

Per lo specialista in leggi internazionali, la situazione di questo caso rende evidente la "doppia morale" dell’Amministrazione Bush, perchè dopo aver annunciato che Caracas non appoggia la lotta contro il terrorismo, "l’Osama Bin Laden dell’America Latina" ha scontato un anno di detenzione in territorio nordamericano.

 

L’avvocato ha ritenuto ipocrite le recenti accuse di personaggi della Casa Bianca contro il Venezuela nei confronti della lotta contro il terrorismo perchè è stato dimostrato che il paese che non prende sul serio la battaglia contro questo delitto è proprio la potenza del Nord.

 

"Hanno detto che il Venezuela può torturare Posada se verrà estradato, quando nel mondo ci sono prove che i principali torturatori sono proprio i militari nordamericani, come nel caso dei detenuti della base di Guantánamo (Cuba)", ha riferito l’avvocato.

 

Ha manifestato di avere fiducia che verrà fatta giustizia, nonostante le manovre che utilizzano i governi. "A volte ci vuole tempo per applicare la legge, ma alla fine la giustizia può trionfare. Così sarà in questo caso".

 

Pertierra ha anche alluso al caso dei tenenti ritirati della Guardia Nazionale José Antonio Colina e Germán Rodolfo Varela, fuggiaschi negli Stati Uniti della Giustizia venezuelana, dove vengono reclamati e accusati di aver compiuto atti di terrorismo.

 

Nel dicembre del 2003 gli ex ufficiali si sono recati a Miami per sfuggire al processo. Una richiesta di detenzione preventiva con fini di estradizione è stata presentata dalle autorità venezuelane nel gennaio del 2004 e, invece di formalizzare la carcerazione preventiva, il governo di Bush ha deciso di trattarli come detenuti per un reato d’immigrazione.

 

Posada Carriles ha beneficiato nel marzo scorso di una "sospensione temporanea dell’espulsione" emessa dall’Amministrazione statunitense, che ha rifiutato una richiesta d’estradizione.

 

La richiesta venezuelana si basa sul fatto che il delinquente di origine cubana è un profugo della Giustizia che ha commesso un crimine in questo paese sudamericano e che esiste un accordo bilaterale tra il Venezuela e gli USA, firmato nel 1922.

 

Caracas esige inoltre che Washington ottemperi ad un accordo per la repressione di atti illeciti, firmato a Montreal nel 1971, secondo il quale l’estradizione di un terrorista è obbligatoria.