Il terrorista Luis Posada Carriles resterà, per
ora, in un centro di detenzione per immigranti, negli Stati Uniti. Le autorità
indicarono che il criminale deve continuare a cercare un terzo paese che
l'accolga, nonostante la domanda di estradizione presentata dal Venezuela.
Alla vigilia del 30esimo anniversario del criminale attentato contro un aereo
commerciale cubano, i rappresentanti del governo di George W. Bush insistono
che Posada Carriles rimanga detenuto fino a che trovi un altro rifugio, fuori
dagli Stati Uniti, persistendo nel fatto che i suoi crimini terroristici
rimangano impuni.
Secondo AP, le autorità dell'Ufficio di Immigrazione e Dogane (ICE)
informarono l'imputato della decisione, presa questa mattina, di mantenerlo in
detenzione temporanea.
La portavoce Leticia Zamarrita disse che la misura è basata, tra vari fattori,
dal potenziale di rischio che egli rappresenta per gli aeri, il pericolo per
la comunità, come per il fallimento, di Posada Carriles, nel dimostrare che
esiste "una possibilità significativa che, in un futuro prossimo, cambi
residenza".
Gli fu anche indicato che il Dipartimento di Sicurezza Interna sta
considerando, in consultazione col Dipartimento di Stato, se la sua detenzione
debba prolungarsi in base a che la "sua liberazione potrebbe avere serie
conseguenze avverse, in politica estera, per gli Stati Uniti".
La decisione, di questo giovedì, ha luogo dopo che il giudice federale di
prima istanza, Norbert Garney, decise, l'11
settembre, che Posada doveva essere liberato mentre il governo cerca un paese
nel quale deportarlo.
In un'udienza effettuata in agosto, a favore della sua liberazione, un
funzionario disse che nessun paese, sollecitato
dagli USA, accettò Posada.
Canada, Guatemala, Messico, Costa Rica ed El Salvador respinsero i sollecito
ufficiali fatti da Washington.
In quell'occasione il giudice Garney giustificò la sua decisione col fatto che
il governo nordamericano si è rifiutato di dichiarare il terrorista Luis
Posada Carriles come rischio per la sicurezza degli Stati Uniti, il quale
permetterebbe il suo incarceramento indefinito.