editoriale

 

 

 

La danza dei milioni della

 

controrivoluzione a Cuba

 

14 dicembre 2006 -   www.granma.cubaweb.cu

 

 

 

Il 15 novembre scorso l’Ufficio di Controllo del Governo (GAO), organo del Congresso degli Stati Uniti preposto ad investigare come l’esecutivo federale e le sue agenzie amministrano il bilancio e a valutare il grado d’efficacia con cui eseguono le loro funzioni e programmi, ha pubblicato un esteso rapporto di 63 pagine intitolato: “l’aiuto alla democrazia a Cuba necessita di una miglior amministrazione e supervisione”.

 

Il detto documento, dopo una coscienziosa revisione delle risorse milionarie destinate dal governo degli Stati Uniti alla promozione della sovversione nel nostro paese, nonché a concepire e allevare gli squallidi e screditati gruppuscoli mercenari a Cuba, arriva all’inevitabile conclusione che i fondi destinati ai detti fini sono stati sperperati.

 

Il rapporto era stato richiesto da due congressisti, il repubblicano dell’Arizona Jeff Flake e il democratico del Massachusetts William Delahunt, membri del Comitato delle Relazioni Internazionali della Camera dei Rappresentanti, che hanno promosso iniziative dirette a rendere più flessibile il blocco contro Cuba e a promuovere cambiamenti nella politica anticubana dell’Amministrazione Bush.

 

Il rapporto farebbe venire da ridere se non fosse per la gravità dei fatti che rivela: come e in che cosa sono stati spesi tra il 1996 e il 2005 i 73,5 milioni di dollari stanziati  per cercare di sovvertire l’ordine interno del nostro paese.

 

Importanti testate giornalistiche nordamericane hanno riportato immediatamente le notizie sulle irregolarità ed il corrotto spreco nell’uso dei quasi 74 milioni di dollari che, solo per questa via (che non è l’unica utilizzata per finanziare i gruppi mercenari a Cuba) il governo degli Stati Uniti ha estratto dai portafogli dei contribuenti USA per finanziare la sua criminale e fallimentare politica contro l’Isola e mantenere attiva l’industria della controrivoluzione anticubana mediante i programmi per promuovere la cosiddetta “democrazia” nel nostro paese, diretti da istituzioni come l’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (USAID) ed il Dipartimento di Stato.

 

Più della metà dei fondi non sono mai arrivati a Cuba, ma sono rimasti a Miami. Ciò a detta degli stessi media nordamericani. Parte del denaro è stato impiegato per comprare articoli come video-giochi, conserve di granchio, biciclette, abiti, cioccolato di lusso e lettori di DVD, esemplificando chiarissimamente il carattere di commercio ufficiale nordamericano della controrivoluzione a Cuba e gli enormi profitti che quest’attività procura all’industria anticubana di Miami.

 

Il rapporto rivela anche che una parte dei fondi mal spesi viene scialacquata in articoli che la Sezione d’Interesse degli USA (SINA) a L’Avana cerca di distribuire nella Maggiore delle Antille. La SINA avrebbe distribuito tra il 1996 e il 2006 circa 385.000 libbre di medicine, alimenti e vestiario, 23000 radio a onde corte, così come milioni di libri, bollettini e altri materiali “informativi”, secondo dati pubblicati nello stesso documento della GAO. A questo va aggiunta lo svolgimento di “corsi di giornalismo” per corrispondenza a più di 200 mercenari, la pubblicazione di circa 23000 rapporti dei cosiddetti “giornalisti indipendenti” sulla situazione a Cuba ed il finanziamento della visita nel nostro paese di più di 200 “esperti internazionali” per addestrare la controrivoluzione interna.

 

Tutto ciò conferma la fondatezza delle reiterate denunce del nostro governo contro la SINA, che agisce come quartier generale della controrivoluzione e dimostra inconfutabilmente come la detta Sezione violi in maniera flagrante la Convenzione di Vienna sui rapporti diplomatici del 18 aprile 1961, con l’introduzione a Cuba (abusando dei suoi privilegi diplomatici), di articoli e materiali che non servono per l’uso ufficiale di questa Missione diplomatica, ma per rifornire i mercenari che lavorano al servizio del Governo degli Stati Uniti.

 

Il rapporto del GAO apporta prove inconfutabili sulle sistematiche denunce del governo cubano, secondo le quali la mal chiamata dissidenza non è altro che un gruppo finanziato e diretto dall’Amministrazione USA. Si tratta insomma di veri e propri mercenari salariati al servizio del nemico storico del popolo cubano. L’imperialismo yankee non nasconde la sua vorace intenzione di tornare a impadronirsi di Cuba e per realizzare questo obiettivo non lesina risorse, nonostante l’impossibilità di realizzare il suo sogno, che è l’abbattimento della Rivoluzione.

 

Appare inusitato il disprezzo che provano per lo stesso popolo nordamericano, che cercano di strumentalizzare costantemente per convincerlo della giustezza di una politica, immorale e fallimentare, che si propone di piegare la volontà indipendentista e sovrana del nostro popolo e che oltretutto il contribuente statunitense è costretto a finanziare.

 

L’Amministrazione Bush, mediante i suoi programmi sovversivi contro Cuba, finanzia illimitatamente i viaggi finalizzati a incoraggiare i senza patria, mentre nega ai nordamericani il diritto di viaggiare a Cuba e relazionarsi con il nostro paese, riducendo crudelmente a una ogni tre anni le visite nell’Isola dei cubani residenti negli USA e solo alle persone ridefinite arbitrariamente come familiari.

 

Il governo nordamericano ha inoltre imposto maggiori restrizioni all’invio di rimesse e pacchetti da parte dei cubani residenti negli USA ai loro familiari residenti in patria, mentre mantiene aperto uno sporco e abbondante flusso di risorse di ogni tipo, a disposizione esclusivamente dei mercenari che vivono del commercio della controrivoluzione.

 

L’Amministrazione Bush impone anche sempre maggiori restrizioni a Cuba per acquistare negli Stati Uniti medicinali vitali per i nostri bambini, anziani ed altri settori vulnerabili e stabilisce sempre nuovi ostacoli all’acquisto di alimenti sul suo mercato per il consumo di tutta la nostra popolazione mentre, cinicamente, invia ogni tipo di medicine e perfino vestiario e cioccolato di lusso agli elementi controrivoluzionari che leccano gli stivali dell’impero.

 

L’Amministrazione Bush sta imponendo al popolo di Cuba il blocco più prolungato e crudele mai conosciuto nella storia dell’umanità, mentre nutre e si prende cura dei suoi parassiti salariati, corrotti e immorali come l’imperialismo che li sostiene.

 

È questo il vero carattere della politica “umanitaria” e a favore dei “diritti umani” che la mafia di Miami e i congressisti anticubani della Florida propugnano per il nostro popolo. Una politica che permette loro di “bagnarsi” sotto una continua pioggia di milioni alle spalle dei popoli nordamericano e cubano.

 

Il governo degli USA, attuando la criminale e genocida politica contenuta nel Piano Bush, intende senza dubbio perfezionare e continuare il finanziamento alla sovversione interna nel nostro paese e per fare ciò ha deciso di destinare 80 milioni di dollari aggiuntivi nei prossimi due anni e non meno di 20 milioni l’anno successivamente, continuando così fino a quando, secondo le loro illusorie pretese, riusciranno ad abbattere la nostra Rivoluzione.

 

Ma non dovrebbero farsi illusioni. Il governo e il popolo di Cuba continueranno a farsi carico di garantire la completa inefficacia di questi piani e sventeranno qualsiasi macabro piano ordito da Washington per fomentare la sovversione e la controrivoluzione interna nel nostro paese.

 

Il governo e il popolo di Cuba denunciano, una volta di più, il carattere provocatorio, insultante e inaccettabile dell’aiuto permanente che con finalità criminali il governo degli Stati Uniti cerca di far arrivare ai suoi cuccioli controrivoluzionari, rendendo nello stesso tempo ancora più duro il blocco economico che ha mantenuto contro la popolazione cubana per quasi cinque decenni.

 

Il governo imperialista degli Stati Uniti è da molto tempo sprovvisto di una seppur minima autorità morale a Cuba e la sta perdendo sempre più rapidamente in molte parti del mondo.

 

Cuba adotterà in ogni momento, con dignità, serenità e valore, le misure necessarie per affrontare questo tipo di aggressioni.

 

Per quanto denaro sperperino non potranno mai piegare la volontà del popolo cubano.