IL RISULTATO DELLE ELEZIONI


Venti di fronda stanno

soffiando a Miami

 

 

 

23 novembre 2006 - A.Gomez direttore di Areítodigital www.granma.cu

 

 

I risultati delle recenti elezioni nella contea di Miami-Dade sono assai rivelatori, specialmente per quanto concerne i tre congressisti federali cubano-americani, rappresentanti il peggio della controrivoluzione: Lincoln e Mario Díaz-Balart e Ileana Ros-Lehtinen.

 

Soffiano venti di fronda sullo scenario politico-elettorale di Miami. Questi risultati vanno analizzati attentamente, perchè sono assai istruttivi. Potrebbero rappresentare solo un sussulto, oppure indicare un futuro elettorale molto diverso da quello degli ultimi quindici anni. Ma perchè questo futuro divenga realtà occorrerà rifare le attuali strutture di partito a Miami.

 

Questi tre congressisti reazionari, i Díaz-Balart e la Ros-Lehtinen, sono stati rieletti con una risicata maggioranza. I tre hanno avuto come oppositori degli sconosciuti che non hanno potuto contare su nessun sostegno all’interno del Partito Democratico, nelle cui liste si sono presentati, né sul becco di un quattrino.

 

Lincoln Díaz-Balart, per esempio, ha avuto come concorrente un assurdo personaggio (Frank González) che ha comunque ottenuto 47.734 voti, mentre Díaz-Balart ne ha ottenuti 65.368, con una differenza di 17.364 voti. Il suo fratellino Mario ha ottenuto 59.507 voti mentre il suo oppositore, Michael Calderín – molto conosciuto in casa sua – ne ha avuti 42.624, una differenza di 16.883. Ileana, la più scaltra dei tre, ha ottenuto 77.962 voti mentre 47.734 sono andati allo sconosciuto David Patlak. Una differenza di 30.228 voti.

 

A Miami è ovvio per tutti che i voti ottenuti dai concorrenti dei tre congressisti non sono stati a favore dei primi ma contro i secondi. Si è trattato di un categorico rifiuto.

 

È stato soprattutto un voto spontaneo, senza nessuna entità politica che lo organizzasse o appoggiasse.

 

Il voto contro questi tre sinistri personaggi è stato un pronunciamento contro la politica che impedisce il libero esercizio politico nella nostra comunità, del quale il settore minoritario dell’estrema destra ha ottenuto con molti mezzi (anche col terrorismo) un controllo assolutista; è stato un voto contro la politica che ci nega arbitrariamente il nostro diritto costituzionale di recarci a Cuba e stare assieme alle nostre famiglie e contro la sadica politica d’aggressione permanente contro la sicurezza e il benessere delle nostre famiglie nell’Isola, politica che nega ogni possibilità di un’intesa giusta e sensata tra i due paesi; si è trattato di un voto contro la corruzione politica e lo spreco di denaro pubblico nella nostra comunità e nel resto del paese e contro molte altre terribili cose che questi tre personaggi rappresentano, promuovono e difendono come nessun altro.

 

I tre distretti elettorali di questi congressisti ultrareazionari comprendono – con l’eccezione del distretto 17 che ha il suo centro nei quartieri afroamericani della Contea – quasi tutta Miami-Dade.

 

Il totale dei voti della Ros e dei Díaz-Balart nella nostra contea è stato di 171.344, vale a dire il 15.7% dei votanti iscritti a Miami-Dade, 1.090.048 elettori.

 

I tre infausti personaggi si vantano in tutto il mondo di rappresentare la volontà di tutta la comunità cubana del sud della Florida. Il risultato delle elezioni ha svelato che si tratta di una menzogna. Il re, signore e signori, è nudo.

 

Non solo: Lincoln Díaz-Balart è stato sconfitto da Frank González nelle 33 zone del suo distretto elettorale – il 21 –, che fanno parte della Contea Broward, per 2.917 voti (12.238 per González contro i 9.321 di Díaz-Balart).

 

Su tutto ciò, cosa politicamente significativa in una comunità tiranneggiata dall’estrema destra, non è apparsa nemmeno una parola sulla stampa di Miami. Non una sola parola. La detta stampa ha così dimostrato una volta di più la sua complicità e sottomissione.

 

Le ultime elezioni dimostrano anche che per coloro che rifiutano le politiche e il controllo dell’estrema destra cubano-americana a Miami il tipo di sistema elettorale partitico che esiste qui non rende percorribile un progetto politico alternativo.

 

L’estrema destra, prevedendo questa possibilità, ha da anni preso il controllo del Partito Democratico nella nostra contea.

 

Joe García, direttore della un tempo poderosa Fondazione Nazionale Cubano Americana, è il principale leader del Partito Democratico a Miami-Dade. La balla che l’estrema destra fa circolare è che Joe García è più moderato che Díaz-Balart e Ileana. Sarebbe come dire che Himmler era più moderato di Hitler.

 

I risultati di queste elezioni evidenziano l’ineludibile necessità che nuovi fattori politici si organizzino, stabilendo nella nostra contea un’opposizione elettorale reale. Il momento è il più opportuno.