14 dicembre 2007 -   www.granma.cu

 

Le direttive del signor

 

Maccherone

 

 

 

Il denominato coordinatore del Piano Bush (disegnato per una "transizione" in Cuba), Caleb McCarry, più conosciuto per Maccherone, si trova nella Repubblica Domenicana per riunirsi con funzionari della Cancelleria di quel paese, al fine di far propaganda contro la Rivoluzione cubana.

Maccherone ha riconosciuto, con cinismo, quello che la stampa yankee nega e che testualmente, AP, ripete: "Gli Stati Uniti hanno contatti con l'opposizione interna cubana" ed anche con la mafia di Miami e che definitivamente "qualcosa sta cambiando" nel paese da quando il Presidente Fidel Castro ha annunciato il
Proclama; ma in realtà il cambiamento si ebbe 47 anni fa.

Il personaggio di fantasia riconobbe anche la sua ignoranza e quella di Washington quando, riferendosi alle relazioni sulla salute del Presidente cubano, ha espresso che risulta difficile avere un'informazione veridica al riguardo, per questo preferisce non esprimersi.

Un altro punto interessante delle sue dichiarazioni é stato il tema della proprietà perché potrebbe essere molto conflittuale quando "Cuba cambi". A suo dire, gli "esiliati" forse possano sperare che si stabilisca un regime democratico prima di decidere come strapperanno i loro antichi possedimenti.

Egli, evidentemente, teme, sul tema, scontri tra avvoltoi ma dovrebbe stare tranquillo, perché gli esiliati non ritorneranno e le proprietà, nelle mani del popolo, continueranno ad appartenere alla nazione tutta.