Durante le sataniche celebrazioni che hanno avuto
luogo a Miami, causate dal Proclama del compagno Fidel, apparve, tra l'orda che
manifestava, un gruppo che presentava, con annesso cartello, il seguente
progetto: creare il 51esimo Stato degli Stati Uniti che si chiamerebbe Havami
(il miscuglio di Havana e Miami) e sarebbe composto dall'unione delle contee di
Monroe e Dade, del sud della Florida, e la Repubblica di Cuba.
Riappariva il vecchio fantasma dell'annessionismo, corrente che ha difeso sempre
l'idea che Cuba deve incorporarsi agli USA come uno stato in più dell'Unione e
sparire come nazione indipendente.
Questo cartello ed il progetto del gruppo che lo ha elaborato ci porta a
domandarci "Che cosa é successo a questa corrente annessionista nelle ultime
decadi?".
Qui a Cuba
rimane solo quello che si può definire come il lumpen dell'annessionismo; cioè,
i membri dei gruppuscoli mercenari che sono comprati,
in maniera cosciente,
da una potenza straniera ed, in obbligo a chi li paga, rispondono
pienamente agli interessi dell'impero. Vi ricordate le immagini trasmesse,
alcuni mesi fa, nella Tavola Rotonda per quello spettacolo denominata "Assemblea
per una Società Civile in Cuba", celebrata, non casualmente, il 20 maggio, dove
sotto la tutela da James Casón (ex capo della SINA) e di altri diplomatici
stranieri, si riunirono alcune decine di questi mercenari. Lì si é potuto vedere
ed ascoltare chiaramente come, in uno dei momenti culminanti di questa
"attività", un partecipante gridò a tutta voce: "Viva Bush"; gli applausi che
seguirono al grido vidimavano che i partecipanti si considerano impiegati pagati
dall'impero che riconoscevano che il loro presidente è quello degli Stati Uniti,
ma tutto con un carattere molto marginale e puramente mercenario: mi paghi e ti
sono leale.
Il campo annessionista cambiò dopo il trionfo la Rivoluzione,
quando la quasi totalità dei difensori della fine di Cuba, come paese
indipendente, emigrarono in una forma o in un'altra verso gli USA. Una volta lì,
in un qualche momento di questi quasi cinque decadi trascorse, si trasformarono
in cittadini nordamericani, cioè, giurarono lealtà, in cerimonia con forza
legale, alla bandiera e alla Costituzione degli Stati Uniti.
In questa maniera si produsse un cambiamento sostanziale. Gli annessionisti
classici si trasformavano in nordamericani, in base alle leggi, ed a partire da
quella metamorfosi tutto quello che hanno detto o fatto lo facevano come
nordamericani di realtà e di diritto.
Spariva il vecchio dibattito tra patrioti e cubani annessionisti (in quei tempi
ancora cubani contro la loro volontà) perché, attualmente, sarebbero
nordamericani in qualunque delle loro attuazioni.
Questo fa sì che negli Stati Uniti, ora, si apprezzino chiaramente due gruppi
dentro il movimento annessionista.
Il primo,evidentemente minoritario, è quello che rappresenta quelli del progetto
Havami, cioè la classica sparizione della nazione cubana ed il suo assorbimento
negli USA benché con la novità del doppio assorbimento o doppia annessione,
prima da Miami e dopo dagli USA.
In evidente maggioranza sta quello che denomineremmo come i neoannessionisti.
Questi sono cittadini che hanno fatto la loro vita e affari negli Stati Uniti
come nordamericani e che più che l'annessione classica del secolo XIX, hanno
sviluppato il concetto di impadronirsi delle proprietà in Cuba per sfruttarle
come uomini d'affari statunitensi.
Senza pudore ed onore la loro mentalità anticubana chiede apertamente
l'aggressione militare USA all'Isola, perché sanno che loro
a Cuba, come
classe, sono e saranno storicamente sconfitti. Nella loro modo di pensare
potrebbero appropriarsi delle risorse della nostra nazione, solo venendo, in
maniera vigliacca, dietro i marines.
Questa non è una frase roboante né un'esagerazione. Il passato
15 agosto, in una riunione effettuata a Miami, il senatore nordamericano
Melquíades Martínez, rivolgendosi ad un uditorio di neoannessionisti, ha
dichiarato in forma rivelatrice: "inviare i marines non è la soluzione".
Perché si vide obbligato a comunicare questo messaggio?
In primo luogo, perché questo è quello che stanno chiedendo i neoannessionisti
al loro governo, quello di Washington: che vengono i marines e garantiscano loro
l'idea fantasiosa di recuperare od ottenere le proprietà in Cuba, come è scritto
nella Legge Helms-Burton vigente negli USA, e che, come ben fu descritta, non
sarebbe altra cosa, per i cubani, che la legge della schiavitù e, secondo,
perché sarebbero sconfitti.
Prima di questa legge esisteva già una commissione di "reclamo delle proprietà",
per chi?, per i cittadini nordamericani, e dopo la Legge, redatta dall'equipe
del senatore Jesse Helms ed il rappresentante Dan Burton, con l'appoggio
decisivo della mafia di Miami e gli avvocati della Bacardí, si rafforzò questa
idea per favorire il sequestro delle proprietà. La maggioranza di quelle
iscritte lì, di quelle che desidererebbero occupare e possedere in Cuba, sono
terra, fabbriche, immobili, abitazioni o altro. Sono questi ex cubani che oggi
sono cittadini nordamericani, cioè, i neoannessionisti, che sognano di essere
padroni di ricchezze, di ogni tipo, del nostro paese, estrarre il rispettivo
plusvalore e godere dei benefici come nordamericani; il resto è si salvi chi
può!
Questo è l'annessionismo del secolo XXI o il neoannessionismo.
E perché neoannessionismo, che cosa é cambiato?
Quello che é cambiato sono le forme di dominazione dell'impero che non sono oggi
le stesse del secolo XIX quando sognavano l'annessione.
Per gli ideologi dell'impero, il controllo di un paese si realizza oggi mediante
meccanismi finanziari, economici, tecnologici e scientifici, mentre i governi di
determinati paesi si controllano come virtuali colonie ma senza la necessità di
assumere i costi sociali che implicherebbe l'avere un protettorato tipo secoli
XVII e XVIII, dove dovrebbero farsi carico dell'infrastruttura, la salute,
l'educazione, etc.
Si tolgono il problema delle spese sociali e controllano, a volte più
effettivamente, la direzione dei governi di questi paesi nei temi che a loro
interessano e dove hanno bisogno di assicurare i loro benefici o interessi; un
esempio é costituito dalla concezione del progetto Alca.
Pertanto, se al governo imperiale non interessa il colonialismo classico per le
ragioni prima spiegate, quelli che furono cubani ed oggi sono nordamericani si
adattano disciplinatamente a trasformarsi in neoannessionisti.
Per Cuba, tuttavia, questi neoannessionisti del 2006, per la loro forma di agire
e di pensare continuano a svolgere lo stesso ruolo ed agendo in funzione degli
stessi interessi dei loro predecessori dei secoli XIX e XX.
Così stanno i fatti, ora rimetto a lei le sue proprie conclusioni.
|