Il Piano Bush di "Assistenza ad una Cuba Libera"
 

Ipocrisia sfacciata

 

L’interventismo USA a Cuba

 

 

 

Andrés Gómez e il direttivo di Areítodigital 13 luglio 06 - www.ebelion.org/noticia.php?id=34477

 

 

“ (..) Potete andare dappertutto, cercare dove volete, cercando fra tutte le monarchie e dispotismi del Vecchio Mondo, viaggiare nel Sud-America, documentare ogni abuso, e quando avrete trovato l'ultimo, paragonate ciò che avete trovato con le pratiche quotidiane di questa nazione, e finirete per dire come me, che sul terreno della barbarie e dell’ipocrisia più sfacciata, l'America non ha rivali”

Frederick Douglass, leader abolizionista afroamericano. 4 Luglio 1852.

 

 

E’ stato reso pubblico il più recente documento interventista nordamericano per l’affannoso tentativo storico che impadronirsi di Cuba. Quest’ultimo si chiama “II Relazione della Commissione d’Assistenza ad una Cuba Libera”; il primo documento di questa commissione è stato prodotto nel maggio del 2004. Se questo si differenzia in qualcosa dal primo, è perché oltre a contenere una sinistra sezione segreta ed essere molto meno voluminoso, il suo linguaggio è più misurato, nonostante la sua intenzione continui ad essere tanto sfacciata quanto quella del precedente.

 

Mi ricorda l'immagine del Lupo della fiaba che si traveste da Nonnina. E così come quel lupo non riesce ad ingannare Cappuccetto Rosso, questa relazione non inganna proprio nessuno, ancor meno il popolo rivoluzionario cubano.

L'ossessione imperiale nordamericana di impadronirsi di Cuba non è affatto nuova per il popolo cubano, al contrario, ha dovuto soffrirla per più di cento anni. Contraddicendo il vecchio proverbio: “il male è sempre durato più di cent’anni”, questo popolo non ha solo resistito ma l'ha sconfitto.

Cuba trionfante è libera e sovrana.

 

Questa seconda relazione, così come il suo antecedente, la Legge Helms-Burton del 1996, che ipocritamente dice di preservare il diritto inalienabile del popolo cubano nel darsi il governo ed il sistema che vuole, in realtà, con una sorta di girone dantesco giustifica il suo intervento ed annulla quella sovranità.

Ma tutto questo non è certo cominciato dieci anni fa con la Legge Helms-Burton.

A causa dell'intervento militare nordamericano nell'ultima delle guerre cubane per l'indipendenza dalla Spagna, gli Stati Uniti hanno occupato militarmente l'Isola ed hanno cercato di annettersi brutalmente Cuba, ma hanno fallito di fronte alla ferrea volontà indipendentista della stragrande maggioranza del popolo cubano. Ma Cuba allora era decimata e materialmente depauperata, dopo quelle terribili guerre contro il dispotismo e la crudeltà. Sicché gli USA riuscirono ad imporre a Cuba un protettorato in cambio del ritiro del loro esercito, e permisero la costituzione di una repubblica. Anche allora, come tenta di fare di nuovo oggi, lo fecero in nome dell'autodeterminazione, dell'indipendenza, della libertà, della democrazia, e naturalmente del sistema capitalista di libera impresa.

 

Il primo degli embrioni interventisti nordamericani fu l'Emendamento Platt, imposto ai cubani nel 1901 come Appendice Costituzionale. Come se non ci fosse una flagrante contraddizione tra quello che si enuncia ed il concetto di sovranità di uno Stato e la libertà, gli Stati Uniti inserirono a forza quell’appendice nella costituzione cubana con i seguenti articoli:

Articolo I: "Il Governo di Cuba non celebrerà mai con nessuna Potenza o Potenze straniere nessun Trattato o altro patto che diminuisca o tenda a diminuire l'indipendenza di Cuba…

Articolo III: "Il Governo di Cuba consente agli Stati Uniti di esercitare il diritto di intervenire per salvaguardare l'indipendenza di Cuba, ed il sostegno di un governo adeguato, la protezione della vita, la proprietà e la libertà individuale…"

Gli Stati Uniti, oggi, agiscono con la stessa impudicizia.

 

L'Inciso 2, della Sezione 201, del Titolo II della Legge Helms-Burton stabilisce: [Stati Uniti] "Riconosce che l'autodeterminazione del paese cubano è un diritto sovrano e nazionale dei cittadini di Cuba che deve essere esercitato libero da interferenze da parte del governo di qualunque paese."

Più avanti continua stabilendo dettagliatamente un nuovo sistema politico, economico, sociale e culturale da imporre a Cuba, a soddisfazione della sua ambizione imperiale.

 

In questa II Relazione della Commissione d’Assistenza ad una Cuba Libera, oltre all'illegalità, giacché contravviene i fondamenti e le norme pertinenti del Diritto Internazionale e le relazioni tra gli Stati, prevale l'avidità ed il lucro. Il nuovo piano, infatti, per i suoi agenti nell’isola e a Miami stabilisce un fondo di 80 milioni di dollari, a partire dagli anni fiscali 2007 e 2008, da distribuire nel seguente modo: 31 milioni per il mantenimento della controrivoluzione e la sovversione a Cuba, e altri 24 milioni che saranno destinati per arricchire quei mercenari su entrambi i bordi dello Stretto. Molto di più quelli di Miami - che sono gli addetti alla distribuzione del denaro - che quelli dell'altra costa, che collaborano con gli Stati Uniti col proposito di "rompere il blocco informativo mantenuto dal governo cubano."

Tra le disposizioni più insolite di questo piano interventista è l'assegnazione di 10 milioni di dollari per garantire "programmi" e scambi educativi con Cuba, quando, proprio negli ultimi tre anni, l'Amministrazione Bush ha eliminato ogni possibilità di scambi educativi, culturali ed accademici tra i due paesi.

 

Altri 15 milioni di dollari andranno nelle tasche di tutta quell'immonda fauna di personaggi, istituzioni e governi stranieri che opportunisticamente partecipano a questa nefanda guerra contro i diritti dei cubani.

Questo fondo di 80 milioni di dollari - ai quali si sommerebbero altri 20 milioni annuali a partire dal 2009 - si aggiungono 27 milioni di dollari destinati annualmente per Radio e TV Martí - entrambe con sede a Miami -.

 

Il proposito di annettersi Cuba, come scrive il Segretario della Guerra degli Stati Uniti, Elihu Root, artefice dell'Emendamento Platt, in una Relazione su Cuba del febbraio de 1901, è stata la politica di questo paese fin dalla presidenza di Thomas Jefferson ed è continuata sotto le presidenze di Monroe, John Quincy Adams, Jackson, Van Buren, Buchanan e Grant.

 

Ed io aggiungerei, che il proposito di mantenerla sotto dominio, fu anche la politica dei presidenti McKinley, Roosevelt, Taft, Wilson, Coolidge, l'altro Roosevelt, Truman, Eisenhower, Kennedy, Johnson, Nixon, Carter, Reagan, il primo Bush, Clinton ed ora, quest’altro Bush…

Contando sempre, ovviamente, sui traditori di turno.

 

Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org di FR