EDITORIALE
Non è necessario
bruciare le carte
13 giugno 2006
Ieri, 12 giugno, un cane da guardia e portavoce rabbioso dell’impero e della mafia terrorista di Miami, il Nuevo Herald, ha pubblicato un articolo intitolato "La Sezione d’Interesse degli USA a L’Avana" (SINA) "è sotto assedio", nel quale il Governo cubano viene accusato di aver interrotto la fornitura d’elettricità ed acqua alla detta Sezione, nell’ambito di quel che definiscono "l’approfondimento di una crisi diplomatica", iniziata "da quando è stato installato il pannello luminoso sulla facciata della sede della SINA".
Secondo l’articolo, "la Sezione d’Interesse degli Stati Uniti a L’Avana avrebbe dato istruzioni venerdì scorso al suo personale di cominciare a distruggere tutti i documenti non strettamente necessari". Nel testo viene aggiunta questa conclusione sospetta: "Le fonti che hanno offerto l’informazione a El Nuevo Herald hanno considerato la distruzione di documenti nelle dipendenze diplomatiche statunitensi a L’Avana come l’anticamera di un’evacuazione o, come minimo, vi si stanno preparando nel caso divenisse necessaria".
L’articolo de El Nuevo Herald ha incluso, in maniera tendenziosa, una foto scattata durante una delle storiche Marce del Popolo Combattente che sono sfilate di fronte alla Sezione d’Interesse (nella quale si vede il nostro popolo nelle immediate vicinanze della SINA mentre rinnova la sua protesta contro la politica imperialista e genocida contro Cuba), con l’obiettivo di manipolare l’opinione del lettore e fargli credere che in questo momento e permanentemente la Sezione sia circondata da nostri compatrioti, mentre in realtà attorno a questa sede regna la normalità e vi è dispiegato soltanto il personale specializzato incaricato della custodia dell’installazione.
L’articolo termina con una frase che mette allo scoperto le vere intenzioni che si celano dietro questa nuova manovra: "La Sezione d’Interesse degli Stati Uniti a L’Avana, di fronte all’aggravamento della situazione nelle sue dipendenze, potrebbe vedersi costretta a sospendere temporaneamente le sue attività, cosa che spiegherebbe la misura di iniziare la distruzione di documenti importanti".
Sean McCormack, portavoce del Dipartimento di Stato, ha insistito cinicamente alcune ore più tardi nell’accusare il nostro Governo di perseguitare la SINA, rendendo così evidente la partecipazione dell’Amministrazione USA all’orchestrazione e direzione di questa campagna menzognera. McCormack si è atteggiato a vittima, dicendo che la SINA, nonostante le presunte difficoltà con la fornitura d’elettricità e d’acqua, ha continuato a "fare il suo lavoro" ed a sforzarsi per "avvicinarsi al popolo cubano" ed ha assicurato sfacciatamente che i presunti problemi della Sezione potrebbero essere legati alle sue attività per "offrire informazioni basilari e dati al popolo cubano".
Così il menzognero portavoce ha definito "fare il suo lavoro" la crescente opera di spionaggio e sovversione che la SINA porta avanti a Cuba; ha definito "sforzi per avvicinarsi al popolo cubano" il suo patrocinio, direzione e generoso finanziamento ai gruppuscoli mercenari che la Sezione foraggia a Cuba, composti da traditori e spie che collaborano all’applicazione del brutale blocco che pretende di far arrendere il nostro popolo causandogli fame e malattie. Con una sfrontatezza incredibile ha definito "offrire informazioni basilari e dati al popolo cubano" il sistematico lancio delle più grossolane offese contro il nostro popolo attraverso il pannello elettronico che, violando le più elementari norme del Diritto Internazionale, si pretende di continuare a far funzionare impunemente dalla facciata della Sezione imperiale.
Per avere un’idea del tipo d’"informazioni e dati" che la SINA ha divulgato attraverso il suo pannello elettronico, vediamo solo un esempio:
Molte cubane decenti non possono vivere decentemente senza fare qualcosa di indecente. Se sei giovane e bella ti porta più vantaggi: Seguire una carriera o seguire un galiziano? (7 e 8 aprile).
Il portavoce della Sezione d’Interesse degli Stati Uniti a L’Avana, Drew Blakeney, ha mentito spudoratamente in una dichiarazione alla stampa quando ha affermato che "l’incremento da parte del regime dell’uso di tattiche abusive per trattare con la Sezione d’Interesse e il popolo di Cuba non è una sorpresa per nessuno: da molto tempo cerca di isolare e perseguitare la Sezione d’Interesse". Ha inoltre aggiunto: "Lunedì 5 giugno, attorno alle ore 3, è stata tagliata la corrente all’edificio principale della Sezione d’Interesse degli Stati Uniti a L’Avana".
El Nuevo Herald ed i portavoce del Governo degli Stati Uniti mentono spudoratamente quando incolpano il nostro Governo di una presunta interruzione del servizio elettrico e della diminuzione della fornitura d’acqua potabile alla SINA. Neghiamo categoricamente che si siano verificate interruzioni premeditate dell’erogazione di corrente elettrica allo scopo di ostacolare il funzionamento della Sezione d’Interesse. Si è trattato in realtà di una delle molteplici avarie che si sono verificate in Città de L’Avana e in tutto il territorio nazionale, una delle quali è avvenuta nel circuito sotterraneo Vedado 2, da 13.000 volts, che alimenta direttamente la SINA e una delle due vie che somministrano corrente elettrica alla Tribuna Antimperialista, a causa della sfavorevole situazione meteorologica che il paese ha sofferto nelle ultime due settimane e che è durata fino a lunedì pomeriggio: si sta già lavorando alla riparazione di questo guasto così come a quella di tutti gli altri. Nonostante ciò, come hanno riconosciuto i portavoce, la Sezione ha continuato a funzionare e pieno ritmo, così come il suo provocatorio pannello elettronico che, dal 16 gennaio scorso, offende ed insulta il nostro popolo, dimostrando che a questa installazione non è mancato nemmeno un Watt d’elettricità.
L’Amministrazione USA ha omesso malintenzionatamente di dire che ogni volta che la SINA ha comunicato di avere difficoltà con il rifornimento d’acqua potabile o con la somministrazione d’elettricità alle sue installazioni, le imprese cubane incaricate di erogare questi servizi si sono sempre fatte carico del problema come dovuto.
La SINA consuma in media 26.000 kilowatt mensili, pari alla media di 200 famiglie cubane.
La Sezione, a prescindere dal riordinamento effettuato nella distribuzione di combustibile nel paese, ha ricevuto dall’impresa CUBALSE un totale di 53.756 litri di combustibile in questi primi mesi dell’anno.
L’impresa che rifornisce la capitale d’acqua, nonostante le difficoltà causate dalla siccità alla somministrazione d’acqua potabile a Città de L’Avana (che prima delle ultime piogge ha interessato l’intero territorio nazionale), ha mantenuto un rifornimento stabile alla SINA.
L’impresa fornitrice, in risposta ad una richiesta della Sezione, ha inviato nel marzo scorso i suoi tecnici nell’edificio principale ed in quello annesso della SINA per revisionare le reti interne ed esterne dell’acquedotto e risolvere le difficoltà che si erano presentate.
Sette operazioni di manutenzione o riparazione negli immobili nei quali risiedono funzionari della Sezione sono state compiute dall’impresa CUBALSE dal gennaio 2006 ad oggi.
L’impresa CUBALSE, nonostante che il 1º febbraio la SINA abbia espulso in malo modo i lavoratori del contingente "Blas Roca Calderío" che stavano realizzando opere costruttive nell’edificio Annesso, sta fornendo puntualmente alla Sezione nordamericana materiali per continuare le opere. La SINA ha ricevuto fino a questo momento 44 metri cubici di cemento, 540 metri di verghe di ferro e 300 metri di lamiera di acciaio che aveva richiesto.
La SINA può contare attualmente su 302 lavoratori cubani contrattati. Nove di questi lavoratori si sono recati all’estero in questa prima parte dell’anno su richiesta della stessa, allo scopo di formarsi per lo svolgimento delle loro funzioni.
I portavoce nordamericani hanno anche omesso di dire la cosa più importante: che soltanto quest’anno sono state immediatamente approvate alla SINA 33 operazioni di devoluzione di emigranti illegali richiesti, senza dilazione né eccezione alcuna, quattro operazioni di rimpatrio di cittadini cubani considerati indesiderabili dalle autorità nordamericane e otto visite consolari a detenuti statunitensi reclusi a Cuba.
Le nuove accuse contro il Governo cubano fanno parte del piano dell’Amministrazione yankee denunciato dal compagno Fidel il 22 e 24 gennaio del 2006, quando ha testualmente affermato: "Il Governo degli Stati Uniti, su pressione della mafia cubano-americana, si propone tra i suoi primi passi l’aperta violazione dell’Accordo Migratorio con Cuba (...), di cercare pretesti per impedire ad ogni costo la vendita di prodotti agricoli a Cuba, che sta avvenendo in quantità crescenti senza che il nostro paese abbia omesso di pagare puntualmente anche un solo centesimo in cinque anni, cosa che il Governo USA non credeva possibile per una nazione aggredita e soggetta a blocco (...) e, in contraddizione con la decisione adottata dal presidente Carter il 30 maggio 1977, si propone di provocare una rottura degli attuali rapporti diplomatici minimi con Cuba. Le grossolane provocazioni che si stanno orchestrando dalla Sezione d’Interesse USA a L’Avana non hanno né possono avere altro proposito".
Le ultime imputazioni contro Cuba hanno anche il perfido obiettivo di sviare l’attenzione dal vero problema, il carattere sovversivo e provocatorio delle azioni della SINA che, in aperta violazione dello status diplomatico conferitole dagli accordi e convenzioni internazionali, è divenuta lo Stato Maggiore della controrivoluzione, che dirige e sovvenziona materialmente e finanziariamente, oltre ad incitare alla sovversione dell’ordine interno del nostro paese.
Forse pensano che Cuba tema le costanti provocazioni ordite contro la nostra Patria e le conseguenze di una rottura dei rapporti minimi esistenti, già sufficientemente deteriorati dall’immorale e cinica politica portata avanti dall’Amministrazione Bush.
È al Governo imperialista degli USA che corrisponde spiegare la sua demenziale e reiterata pratica di ordire ed applicare nuove e brutali misure contro Cuba ed i suoi vani intenti per piegare l’eroica resistenza del nostro popolo.
Il Governo nordamericano si sta impantanando moralmente e materialmente nella guerra di conquista in Iraq, negli scandali di corruzione, nei crescenti deficit di bilancio e di conto corrente, negli alti prezzi dell’energia, nell’incapacità di superare i disastri naturali, nello spionaggio illegale dei suoi stessi cittadini e nella ripugnante pratica degli arresti clandestini e delle torture a livello internazionale.
Il Governo Rivoluzionario ha dato una lezione di equanimità, fermezza e stretto attaccamento alle norme diplomatiche nell’affrontare la condotta volgare, degna di disprezzo della SINA e dei mercenari al suo servizio nel nostro paese.
Con la nostra morale ed i nostri principi sconfiggeremo tutte le sue criminali campagne, provocazioni ed aggressioni!.
Cuba lotta a viso aperto e lealmente; non ha l’abitudine di cercare pretesti per perseguitare la detta Sezione. Sa dire si o no alle richieste dei rappresentanti dell’impero. Non ricorre a sotterfugi né taglia cavi elettrici per spengere pannelli luminosi con su scritta immondizia. Non perseguita i funzionari ed i rappresentanti degli Stati Uniti. I milioni di persone che lì vicino sono sfilati con onore e dignità, compresi bambini e adolescenti, non hanno mai lanciato una sola pietra contro l’edificio. Cuba, in tutta la storia della sua Rivoluzione, ha sempre lottato con una morale che schiaccia quella dei suoi avversari. Se quel che cerca il Governo degli Stati Uniti sono pretesti per chiudere la sua Sezione, tagliare la vendita di alimenti al nostro popolo e liquidare l’Accordo Migratorio, che lo faccia; non inventi pretesti né pretenda di perpetuare le sue rozze e vili provocazioni, che non sono partite da Cuba ma dalla SINA, trasformata in bastione, comando e banca dai mercenari, centro di fornitura di materiale sovversivo introdotto di contrabbando nelle valigie diplomatiche. Cuba può tranquillamente fare a meno della Sezione e di tutto quel che significa in termini di ingerenza ed oltraggio. Non spargerebbe una sola lacrima per la sua dipartita. Non è necessario bruciare documenti e non importa quante mostruose mascalzonate riportino. La nostra Rivoluzione non assalterà né violerà mai una sede diplomatica. Non lo ha mai fatto e mai lo farà.
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