6 marzo 2007 - www.granma.cu (AIN) |
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Il metodo “Io sì che posso”per alfabetizzare handicappati in Nicaragua
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Il metodo cubano di alfabetizzazione “Io sì che Posso” sarà usato per insegnare a leggere ed a scrivere a quasi mezzo milione di handicappati in Nicaragua, ha informato una fonte ufficiale.
Orlando Pineda, noto pedagogo e coordinatore della missione di alfabetizzazione iniziata nel 2006, ha detto che si stanno compiendo grandi sforzi per insegnare a leggere e scrivere a persone cieche, sordomute e invalide.
In Nicaragua esistono più di 120 organismi di persone con handicap, che raggruppano circa 400 mila membri ed hanno sollecitato aiuto e sostegno per insegnare a leggere e a scrivere agli analfabeta.
Pineda ha spiegato che nel caso dei ciechi si userà il metodo “Io sì che posso” Braille, elaborato dagli specialisti cubani.
“Gli invalidi sono stati forniti di sedie a rotelle per fa sì che possano trasferirsi nei luoghi dove, dal 23 marzo, inizierà la nuova campagna di massa contro l'analfabetismo”, ha detto.
Dopo la vittoria elettorale del sandinismo nel novembre scorso, il nuovo governo del presidente Daniel Ortega ha annunciato la realizzazione di una nuova missione di alfabetizzazione, con l'appoggio logistico di Cuba e del Venezuela.
Questa missione, il cui obiettivo è dichiarare il Nicaragua “Territorio libero dall’analfabetismo” per l’agosto del 2008, includerà anche le comunità indigene della Costa Atlantica, i cui membri saranno alfabetizzati nelle loro lingue materne.
Gli specialisti cubani e nicaraguensi hanno tradotto i manuali di “Io sì che posso” in Misquito e in Mayangna, le due principali lingue indigene della regione.
Nel 1980, al termine della prima Missione Nazionale di Alfabetizzazione fomentata dal precedente governo sandinista, il tasso di analfabetismo, che toccava il 35% si era ridotto al 12%. |