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A due anni dall'essersi convertito nel secondo
paese dell'America Latina dichiaratosi territorio libero dall'analfabetismo,
il Venezuela consolida la sua lotta contro il fantasma dell'iscrizione
universitaria con la garanzia di studi superiori per più di 363000 diplomati
che non avevano raggiunto gli obiettivi nei centri del paese ed ad altri
settori della popolazione, meno protetti, ed altrettanto interessati a
progredire.
Come confermato, a Granma, dalla dottoressa María del Carmen Fernández Morales,
coordinatrice, per il Ministero dell'Educazione Superiore (MES), dell'Accordo
Cuba-Venezuela e consigliere nazionale della missione Sucre,
approssimativamente la metà degli studenti beneficiati da questo programma si
formano come maestri ed una cifra considerabile frequenta la specialità di
Medicina Integrale Comunitaria, che indubbiamente riveste un'importanza
strategica per il futuro del Venezuela.
Iniziata alla fine del 2003 con consulenti cubani e rappresentata oggi in
tutti gli stati del paese, la Missione Sucre è un piano straordinario del
governo venezuelano, diretto, in essenza, a facilitare l'incorporazione e la
continuità degli studi nell'educazione superiore di diplomati esclusi dalle
istituzioni ufficiali.
La missione comprende 24 programmi nazionali di formazione, in cui lavorano
più di 26000 professori venezuelani in corsi regolari, che in generale si
sviluppano in sedi alternative e, come si è previsto, apporterà la prima
tornata di educatori nel primo semestre dell'anno entrante.
In virtù degli accordi bilaterali sottoscritti tra i due paesi e come parte
del progredire, in questo momento un totale di 3592 docenti venezuelani si
trovano incorporati a programmi di post diploma (diplomati e dottorati).
Oltre a contribuire ad incrementare le capacità universitarie attraverso la
generazione di nuovi scenari di apprendimento e varie modalità di studio, la
missione Sucre ha come oggettivo propiziare la trasformazione di tutte le
pratiche che ostacolano l'entrata nell'educazione superiore e la promozione di
nuovi modelli universitari.
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