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Durante un incontro di solidarietà con Cuba si é
dichiarato che, ad un anno dal loro arrivo in Bolivia, i medici cubani hanno
svolto 3370000 visite e salvato la vita di 4300 persone.
In tutto il territorio boliviano ci sono 1721 collaboratori della salute, ha
detto il Consigliere dell'ambasciata cubana, Danilo Sánchez, intervenendo al
Congresso del Movimento Boliviano di Solidarietà con Cuba.
Davanti ad un attento auditorium di più di un centinaio di delegati di vari
dipartimenti del paese, Sánchez ha comunicato, inoltre, la partecipazione di
questi specialisti in 3730 parti ed ha sottolineato che comincia a notarsi una
discesa nella mortalità infantile.
Ha aggiunto che nell'attenzione generale alla salute le cifre si completano
con più di 4600 operazioni e 197000 esami medici realizzati nei 20 ospedali
integrali equipaggiati dalla maggiore isola delle Antille.
Secondo il diplomatico, l'Operazione Miracolo, progetto cubano-venezuelano di
attenzione oftalmologica gratuita, ha anche procurato importanti risultati
alla popolazione, con un saldo di 61146 operazioni oculistiche effettuate.
Per questo progetto, Cuba ha modernamente attrezzato 11 ospedali oftalmici,
nei quali lavorano in maniera congiunta specialisti caraibici e dottori
boliviani appena laureati alla Scuola Latinoamericana di Medicina, ELAM, di
L'Avana.
Sánchez ha anche segnalato che il piano di alfabetizzazione, che si porta
avanti con l'assistenza di maestri cubani, ha già ottenuto l'obiettivo di
insegnare a leggere e scrivere a 76200 persone.
Più di 317700 analfabeti sono, al momento attuale, incorporati nel piano,
basato sul metodo audiovisivo "Io si posso", avviato a sradicare
l'analfabetismo, in Bolivia, nel 2008.
Il diplomatico ha inoltre anticipato i piani di entrambe le brigate, medico ed
educativa, per il presente anno, e chiamato i militanti della solidarietà ad
offrire un decisivo appoggio a questi programmi.
I medici cubani hanno come meta, nel 2007, realizzare quattro milioni di
consultazioni e praticare 100000 operazioni oculistiche, oltre la
costruzione di 23 ospedali in tutta la nazione.
Nell' educazione, il proposito è incorporare altri 700000 analfabeti,
alfabetizzarne 500000, e consegnare 200000 occhiali ad anziani legati al piano
di insegnamento, il quale, presto, si applicherà anche in Quechua ed Aimará.
Sánchez ha evidenziato l'importanza di far conoscere e divulgare queste cifre
affinché la popolazione comprenda la vera portata della solidarietà e quanto
può ottenersi a partire dalla collaborazione e l'amicizia.
In questo senso ha invitato i militanti della solidarietà riuniti nell'evento
a lavorare in maniera più unita con gli specialisti cubani ed a trasformarsi
in veri promotori delle trasformazioni che si stanno portando avanti nella
nazione andina.
Dopo un forte applauso dei presenti, il presidente del Movimento in questa
città della valle boliviana, Fernando Campero, ha ringraziato Cuba ed il
presidente Fidel Castro per tutto l'aiuto che stanno dando al processo
rivoluzionario nella sua nazione.
Ha affermato di essere convinto che la presenza del processo caraibico,
rappresentato da migliaia di collaboratori e decine di progetti, renderà
possibili che si aprano nuove strade di liberazione in Bolivia.
Altri oratori hanno ringraziato per la solidarietà e si sono congratulati per
l'attività svolta dagli specialisti dell'isola, rappresentati da una ventina
di essi presenti alla riunione.
Al congresso del Movimento hanno assistito più di un centinaio di militante di
vari dipartimenti boliviani che oltre ad organizzare piani per il lavoro
futuro, sceglieranno ed approveranno gli statuti dell'organizzazione.
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