Il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, ha espresso
gratitudine al popolo cubano, dopo l'inaugurazione della prima delle tre
cliniche oftalmologiche donate dall'Isola alla nazione centroamericana.
Il moderno centro di salute ubicato in Città Sandino, un municipio della
periferia di Managua, ha capacità di operare giornalmente 60 persone e sarà
gestito da personale medico cubano.
Ortega ha assicurato che i servizi che prestati dagli specialisti dell'Isola
hanno un gran impatto sulle famiglie nicaraguensi, dove abbiamo - ha detto -
migliaia di persone che non hanno risorse per operarsi.
Ora, grazie a questo sforzo del fratello popolo di Cuba, ed al trionfo di Unità
il Nicaragua Trionfa (la coalizione con la quale il Fronte Sandinista di
Liberazione ha vinto, lo scorso novembre, le elezioni) diventa possibile che la
solidarietà si manifesti.
Il vicecancelliere cubano, Manuel Aguilera, ha segnalato che l'aiuto solidale
dei medici cubani non è qualcosa di nuovo, ricordando la cooperazione offerta
nei casi di disastri naturali e durante l'anteriore governo sandinista
(1979-1990).
Aguilera ha spiegato che questo centro oftalmologico, ed i due restanti che
saranno aperti, nelle prossime settimane, sulla Costa Atlantica fanno
parte dell'Operazione Miracolo, un progetto umanista sostenuto anche dal
Venezuela.
In poco più di due anni, ha osservato il funzionario cubano, più di 600000
persone, di esse 1642 nicaraguensi, sono state operate di cataratta e pterigio
(carnosità).
All'inizio dell'atto della inaugurazione celebrato in Città Sandino, Aguilera ed il
ministro della salute, Maritza Quanto, hanno firmato un accordo specifico di
cooperazione nell'area oftalmologica tra il governo di Cuba e Nicaragua.
In altre aree della salute agisce l'aiuto che offrono due brigate mediche cubane
dislocate sulla Costa dei Caraibi nicaraguensi, una zona di difficile accesso
abitata maggiormente da etnie indigene.
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