9 ottobre 2007 - www.prensa-latina.it

 

 

 

 

Fanno un appello alla FELAP per

 

rompere il silenzio sui Cinque

 

 

Alcuni giornalisti cubani hanno inviato un appello ai loro colleghi latinoamericani, chiedendo che con verità e giustizia  si rompa il muro di silenzio sulla causa dei Cinque antiterroristi, ingiustamente reclusi negli Stati Uniti.

“Abbiamo esposto questo caso perchè è emblematico nella guerra mediatica contro Cuba”, ha dichiarato la giornalista cubana Arleen Rodriguez, nella sua relazione durante il  X Congresso della Federazione Latinoamericana dei Giornalisti (FELAP) che per tre giorni si è svolto a Villa Gesell, in provincia di Buenos Aires.

 

Arleen ha sottolineato il forte impatto nei circa 70 delegati all'incontro dato dalla  trasmissione di un frammento dell'intervista fatta a BBC le che li ha avvicinati direttamente, parlando per telefono.

 

Dopo questa conversazione, ha indicato la Rodríguez, altri mezzi di comunicazione hanno chiesto d’intervistare i Cinque (come sono conosciuti internazionalmente), ma Washington non ha dato risposte o ha negato la possibilità.

 

“A me personalmente non hanno risposto, dopo la mia richiesta di un’intervista telefonica con René Gonzalez (un altro degli antiterroristi reclusi) per la radio cubana e conosco  altri media internazionali a cui è successo lo stesso”, ha indicato.

 

Le autorità nordamericane hanno stabilito a questo proposito regole precise, la prima delle quali prevede  che l'intervista sia assolutamente in inglese, per  pretendere di limitare l'accesso dei media ispano parlanti.


“Chiediamo ai nostri colleghi che si informino sul caso, facciano investigazioni e chiedano interviste. Quando il governo degli Stati Uniti vedrà una valanga di giornalisti interessati a parlare direttamente con I Cinque, il mondo intero vedrà che si sta combattendo una battaglia per la loro libertà”, ha sottolineato.

 

L'appuntamento della FELAP che si è concluso questa domenica, ha avuto come tema centrale “Il Giornalismo e la comunicazione, nuove visioni teorico pratiche”.